La vicenda tra Christian Horner e la Red Bull ha fatto uscire allo scoperto Bernie Ecclestone. L’ex presidente della Formula 1 ha deciso di mediare per aiutare il manager britannico a non uscirne sconfitto. Dopo le recenti accuse mosse dall’interno, Horner continuerà, almeno per adesso, a dirigere la squadra nel Mondiale. Per Ecclestone si tratta di una guerra per il potere dell’azienda austriaca.
Horner-Red Bull, Ecclestone consiglia il team principal: “Testa bassa e lavorare”
Christian Horner sarà il team principal di Red Bull almeno nell’inizio della stagione 2024 di Formula 1. Il 15 febbraio è il giorno della presentazione della nuova RB20, scesa già in pista per uno shakedown due giorni prima. Proprio in quell’occasione, il 50enne ha assistito dal muretto ai primi giri dei suoi piloti, confermando così la sua presenza per la nuova annata. Tuttavia, resta poco chiaro cosa accadrà in futuro per via delle recenti vicende.
All’inizio del mese di febbraio, il manager britannico è stato improvvisamente accusato da parte di un dipendente del suo team di atti trasgressivi. Dopo tale notizia, Red Bull Austria ha deciso di avviare un’indagine con un legale esterno per interrogare Horner. L’incontro è durato ben otto ore, ma nulla si è saputo delle decisioni prese.
Christian Horner ben presto è stato sostenuto da Bernie Ecclestone. L’ormai 93enne ha deciso di ritornare pubblicamente nella scena per aiutare l’amico team principal. In poco tempo, sono sorte notizie su suggerimenti di dimissioni poi smentite, ed infine si è saputo il vero pensiero dell’ex CEO della Formula 1. All’agenzia di stampa AFP ha spiegato cosa, secondo lui, stia accadendo realmente. Forse c’è da fidarsi della sua parola, esperta dopo tanti anni di cambiamenti ed episodi a cui ha assistito.
“Credo che all’interno della Red Bull ci sia qualcuno che vuole spodestare Horner. La morte di Mateschitz ha creato un vuoto ed un rimescolamento a livello di top management, una situazione propizia per chi ha ambizione di scalare le gerarchie dell’organigramma Red Bull. Quando si ha grande successo è normale avere tanti nemici, quello che secondo me deve fare Horner è tenere la testa bassa e continuare un lavoro che ha portato successo non solo alla Red Bull, ma a tutto il mondo della F1“.
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