Il pilota spagnolo ha espresso ottimismo dopo i test pre-stagionali a Sepang, nonostante la Honda rimanga ancora dietro ai marchi europei. Joan Mir vede dei progressi nella Honda rispetto all’anno scorso, ma la strada è ancora lunga per ritornare ai vertici della classifica.
Le sensazioni di Mir e i progressi della Honda
Joan Mir, pilota del team ufficiale Honda, ha notato miglioramenti rispetto al 2023 e questo potrebbe essere un buon segno in vista della stagione 2024. Tuttavia, nonostante i segni di progresso, Mir ha sottolineato che la Honda soffre ancora di problemi di grip al posteriore, soprattutto in condizioni di caldo. Nonostante i segnali positivi, il pilota spagnolo ha evidenziato una debolezza persistente della Honda: la mancanza di grip al posteriore, soprattutto in condizioni di caldo. Questo problema ha reso difficile per i piloti controllare la moto e mantenere il ritmo nelle sessioni di test.
“Siamo molto più veloci rispetto all’anno scorso, quindi possiamo vedere chiaramente dei progressi. Bisogna essere soddisfatti perché siamo progrediti, ma dall’altro lato non siamo dove vogliamo. Dobbiamo lavorare di più con l’anteriore, la temperatura sale e quindi è più difficile rallentare la moto. È un elemento che fa sempre la differenza e non riusciamo a sfruttarlo. Abbiamo fatto progressi in questo campo, è più diretto, si può controllare meglio e spero di fare un altro passo avanti in questa direzione“
Tuttavia, Joan Mir è consapevole delle sfide che la squadra deve ancora affrontare. Durante i test, ha notato un divario di circa mezzo secondo rispetto ai tempi dei suoi rivali, indicando che c’è ancora spazio per migliorare il ritmo di gara, specialmente in condizioni di caldo. Il pilota ha espresso fiducia nel lavoro svolto dal team Honda e si aspetta ulteriori miglioramenti nei prossimi test, in particolare durante la sessione di Lusail. Lì, secondo lo spagnolo, il marchio giapponese avrà l’opportunità di dimostrare se sta veramente cambiando la sua filosofia e riducendo il divario con i top team.
“Quando si attacca, il tempo c’è. Non si fa un 1’57″3 tutti i giorni, è un tempo molto veloce. Abbiamo fatto più progressi degli altri perché siamo più vicini. Tuttavia, sappiamo di dover migliorare.”
In attesa di ulteriori sviluppi, i fan della Honda possono guardare con cautela ottimistica alla stagione imminente, sperando che il marchio giapponese possa tornare ai vertici delle classifiche di MotoGP.
Ascolta Paddock GP Motomondiale
Potete recuperare la puntata andata in onda giovedì 8 febbraio alle ore 21:30 sul canale YouTube di Rossomotori, in cui abbiamo analizzato la tre giorni di Test di Sepang con il nostro ospite Ruben Xaus.
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