Al termine del GP dell’Australia, Fernando Alonso è stato penalizzato per l’incidente accaduto a George Russell. Il pilota inglese è finito contro le barriere all’uscita di curva 7, rimbalzando pericolosamente al centro della pista. Per il numero 14 di Aston Martin è arrivata una sanzione di secondi, per via di una frenata eccessiva che ha condizionato poi l’uscita di pista dell’avversario all’inseguimento.
GP Australia, il “brake testing” di Alonso ha causato l’incidente di Russell
Nel corso del GP dell’Australia, Fernando Alonso, è stato oggetto di una penalità per un presunto “brake testing” nei confronti del pilota di George Russell. Durante la gara, svoltasi sul circuito di Albert Park, Alonso e Russell sono stati protagonisti di un momento controverso quando, secondo le accuse sollevate da Mercedes, lo spagnolo avrebbe rallentato bruscamente per cogliere di sorpresa l’avversario all’inseguimento, un comportamento considerato pericoloso e anti-sportivo.
La direzione gara ha esaminato attentamente i dati della telemetria e le prove video disponibili, confermando l’incidente e decidendo di penalizzare Alonso dichiarando quanto segue nei documenti ufficiali:
“La telemetria mostra che Alonso ha decellerato un po’ più di 100 metri prima di quanto avesse mai fatto in quella curva durante la gara. Ha anche frenato leggermente in un punto in cui di solito non frena (anche se la quantità di frenata è stata così lieve che non è stata la ragione principale del rallentamento della sua auto) e ha scalato le marce in un punto in cui di solito non scalavano. Poi ha scalato di nuovo le marce e ha accelerato fino alla curva prima di sollevarle di nuovo per affrontare la curva. Alonso ha spiegato che, sebbene il suo piano fosse quello di rallentare prima, ha sbagliato di poco e ha dovuto fare dei passi in più per riprendere la velocità. Tuttavia, questa manovra ha creato una notevole e insolita velocità di chiusura tra le vetture. Nell’esaminare la questione, i commissari sportivi si sono concentrati esclusivamente sulla formulazione del regolamento, che recita: “In nessun momento una vettura può essere guidata inutilmente lentamente, in modo erratico o in un modo che potrebbe essere considerato potenzialmente pericoloso per gli altri piloti o per qualsiasi altra persona”.
“In particolare, in questo caso, i commissari sportivi non hanno considerato le conseguenze dell’incidente. Inoltre, i commissari hanno ritenuto di non avere informazioni sufficienti per stabilire se la manovra di Alonso fosse finalizzata a causare problemi a Russell o se, come ha dichiarato ai commissari, stesse semplicemente cercando di ottenere un’uscita migliore. Alonso avrebbe dovuto avere il diritto di provare un approccio diverso alla curva? – Sì. Alonso dovrebbe essere responsabile dell’aria sporca che ha causato l’incidente? – No. Tuttavia, ha scelto di fare qualcosa, con qualsiasi intento, che è stato straordinario, cioè sollevare, frenare, scalare le marce e tutti gli altri elementi della manovra oltre 100 metri prima di quanto fatto in precedenza, e molto più di quanto fosse necessario per rallentare semplicemente prima per la curva? – Sì, secondo il suo stesso resoconto dell’incidente, lo ha fatto e secondo i commissari sportivi, facendo queste cose, ha guidato in un modo che era per lo meno “potenzialmente pericoloso”, data la natura ad alta velocità di quel punto della pista”.
Il portacolori di Aston Martin ha subito una penalità di drive through inflitta dopo la gara, convertita in 20 secondi aggiunti al tempo trascorso in gara in conformità con l’Art. 54.3. e 3 punti di penalità sulla Super Licenza.
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