Poco dopo il via del GP d’Australia Max Verstappen è stato costretto al ritiro a causa di un problema ai freni. Sotto indagine è così finita la posteriore destra, dove si è manifestato l’incendio. Una prima analisi ha però scagionato l’azienda Brembo, fornitrice dell’impianto frenante della Red Bull. La colpa sarebbe infatti un problema di affidabilità del team di Milton Keynes.
GP Australia: la causa del problema ai freni di Verstappen
Il giro 5 del GP d’Australia 2024 ha visto il campione del mondo in carica Verstappen ritirarsi per un evidente problema ai freni. Al giro precedente dalla RB20 numero 1 si è notata una fumata bianca provenire dal retrotreno che ha subito fatto pensare ad un problema con la power unit appena montata. L’inquadratura dalla monoposto ha poi risolto l’arcano, svelando che il fumo proveniva dalla ruota posteriore destra, presumibilmente dai freni. Il campione del mondo è così stato costretto a rientrare ai box dove la sua monoposto, dopo che il team ha spento il piccolo incendio, è stata ritirata.
Al termine della gara il tre volte campione del mondo olandese ha parlato di un freno destro sempre in funzione, mentre il team principal Christian Horner ha sottolineato che il problema era presente fin dal via. Ma cosa è successo sulla RB20 numero 1? Fin dalla partenza Verstappen ha infatti lamentato dei problemi dovuti, come si è poi scoperto, al fatto che la pinza del freno della posteriore destra fosse in realtà sempre attiva.
La continua pressione di quest’ultima sul disco ha di conseguenza generato un aumento delle temperature impattando non solo sulla gomma ma anche sulle prestazioni della vettura. Verstappen infatti è apparso meno forte e meno a suo agio al via del GP d’Australia. L’attrito continuo tra pinza e disco, dunque non solo in fase di frenata, ha così generato del calore che ha portato prima al surriscaldamento e poi ad un vero e proprio incendio. Al rientro ai box si è infatti notata una piccola esplosione segno di un cedimento delle componenti interne.
Come successo alla Ferrari di Leclerc in Bahrain, anche la Red Bull di Verstappen ha così dovuto fare i conti con l’impianto frenante. Dopo una prima analisi a Melbourne, come riportato da Formu1a.uno, in Brembo possono però tirare un sospiro di sollievo. L’azienda italiana da quest’anno fornisce infatti l’impianto frenante anche al team di Milton Keynes, ma il problema presentatosi non è da ricollegare ad un eventuale difetto delle componenti Brembo. Il malfunzionamento sarebbe infatti di natura idraulica; un problema di affidabilità nato con tutta probabilità in fase di scelta di assetto. Alla terza gara scatta così un primo campanello di allarme; quella che era sembrata una solida RB20 dovrà forse fare i conti con le tante modifiche apportate nel 2024.
LEGGI: “Le parole di Verstappen dopo il ritiro in Australia”
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