Le prime due gare del mondiale 2024 hanno confermato l’enorme vantaggio della Red Bull, situazione che, come detto da Fabiano Vandone, pone già ottime basi in vista del 2026. Adrian Newey ha infatti bene in mente i prossimi passi per dare continuità all’attuale dominio. Ospite nel nostro Paddock GP, Fabiano Vandone ha così spiegato il lavoro fatto dall’ingegnere del team di Milton Keynes.
Vandone: “Newey non ha preso rischi”
Adrian Newey in Red Bull si è creato mesi e mesi di vantaggio per il mondiale 2026. Una frase che può spaventare quella che Fabiano Vandone ha detto in esclusiva nella nostra puntata di Paddock GP. La realtà però è ben evidente. Dopo le prime due gare quel timore di essere stati troppo conservativi esternato dallo stesso Newey prima dell’avvio del mondiale risuona come una barzelletta. La RB20 è un altro capolavoro; una rivoluzione che su due tracciati diversi ha portato ad una doppia doppietta senza alcun tipo di problema. Come detto da Vandone, la rivoluzione fatta da Newey non è però stata un rischio. Essa è infatti il frutto di un programma ben definito che ha un obiettivo molto a lungo termine.
“Il rischio si prende quando non c’è tempo, quando non ci sono i dati sufficienti o quando, in un percorso di grande cambiamento, qualcuno lavora male perché magari lo staff è intermittente. Secondo me Adrian Newey è partito un anno fa a fare questa macchina; quando alla prima gara del 2023 hanno visto il margine di evoluzione hanno iniziato a decidere cosa fare per il 2024. Un team reattivo che è in grado di programmare al meglio una stagione parte subito; insieme alla RB19 era stato preventivato tutto lo sviluppo dell’anno. C’è stato tutto il tempo per progettare la RB20 con un grandissimo livello di cambiamento. Non lo vedo come un rischio”. – Fabiano Vandone
Vandone: “Red Bull ha già le basi per il 2026”
Il vantaggio che la Red Bull ha accumulato, e accumulerà, con la sua vettura ad effetto suolo è dunque prezioso. Come accaduto nel 2023, questo permetterà infatti a Newey ed al suo staff fi mettere teste e mani prima ai futuri progetti, tra cui quello del 2026. Le soluzioni portate da Red Bull funzionano, costringendo quindi gli altri a rincorrere e copiare. Un beneficio che sicuramente l’ingegnere britannico sfrutterà per mettere in pista una monoposto vincente fin da subito, nonostante gli enormi cambiamenti regolamentari previsti. Fabiano Vandone, nel nostro Paddock GP, ha così analizzato il piano futuro di Red Bull, sottolineando il vantaggio che avranno per il 2026.
“In parte si è cambiato per paura che gli altri potessero avvicinarsi. La motivazione principale di questa rivoluzione aerodinamica è in realtà il poter programmare molto bene il 2026, quando cambieranno i regolamenti. Sarà pesante perché riguarderà motore, aerodinamica e telaio, una cosa senza precedenti in F1. Partire oggi con una macchina completamente nuova vuol dire garantirsi un vantaggio nel 2024 che rimarrà intatto con lo sviluppo del progetto 2025, quando tutti gli altri dovranno copiare la RB20″. – Fabiano Vandone
“Red Bull avrà una macchina con un’acquisizione dati di un anno e quindi un vantaggio tale da gestire tutto il 2025. Ed è lì che Adrian Newey, con parte del suo staff, potrà lavorare per il 2026, che richiede un enorme lavoro da tutti i punti di vista. Oggi con la RB20 Newey ha posto le basi per crearsi 6-8 mesi di vantaggio nei confronti di tutti per progettare una monoposto vincente già nel 2026. Tutto questo vantaggio lo investe con mesi in più di lavoro. Questa è la programmazione che rende un team non solo vincente ma in maniera seriale dominante“. – Fabiano Vandone
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