Andretti ha inaugurato il nuovo stabilimento a Silverstone per sviluppare il progetto dedicato alla F1. Il team americano ha deciso di procedere per entrare nel campionato a ruote scoperte, approdando in Europa nella città dove più team del campionato hanno la propria sede. Per le prossime stagioni, la squadra sta già pianificando l’entrata in Formula 2 e Formula 3.
Andretti continua a volere la F1: un nuovo stabilimento a Silverstone ospiterà il team
La Formula 1 ha aperto gli orizzonti all’entrata di nuovi team nel Circus, a partire dal 2026. In quell’anno, Audi debutterà nel mondiale prendendo il posto dell’attuale Kick Sauber, quindi senza aggiungere un undicesimo team. La possibilità di vedere una squadra aggiunta, però, c’è stata. Si tratta di Andretti, che nel 2023 aveva quasi completato la prassi per debuttare nel mondiale, addirittura nel 2025. Tuttavia, l’organizzazione ha alla fine rifiutato la proposta.
Nonostante ciò, il 10 aprile la squadra di Michael Andretti ha ufficializzato l’apertura a sorpresa di uno stabilimento a Silverstone, proprio nei pressi del circuito. Come spiegato nel comunicato ufficiale, la nuova base del celebre marchio di corse nordamericano ospiterà 80 persone, unendosi al lavoro in corso nelle sedi di Indiana, negli USA, e di Banbury, in Inghilterra. La dimensione, di 48.000 metri quadri, ospiterà il progetto per la Formula 1, per produrre e sviluppare nuove vetture sia dal punto di vista termico, aerodinamico ed elettrico.
Il boss del team Andretti ha spiegato ad Autosport i piani precisi che riguardano il futuro della sua azienda di corse, tenendo conto del fatto che già da diverso tempo i propri orizzonti si sono aperti con la Formula E. “Silverstone e Indiana saranno strutture principalmente per la F1”, ha spiegato alla testata inglese. “Ma vogliamo anche coinvolgere il nostro team di Formula E e iniziare a integrarlo qui. Il nostro obiettivo è avere un team di F3/F2 che aiuti a supportare il team maggiore, e poi forse anche una squadra per il WEC. Quindi vogliamo rendere questo il nostro hub per le corse europee. Quindi ci sono un sacco di progetti interessanti in quest’area”.
“Non si tratterà solo di piloti americani, ma sarà una buona scala per i piloti americani, ma cercheremo i migliori talenti del mondo. Ma darò a un pilota americano la giusta possibilità, perché normalmente quando un americano viene qui, non viene trattato allo stesso modo. Qui nel nostro team, verrai trattato equamente, lungo tutto il percorso del sistema e in più, per noi, saremo in grado di capire davvero il talento, quanto sia reale o meno”.
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