Poteva essere una Mercedes da podio quella del GP del Giappone secondo Toto Wolff. Una realtà che non solo non si è verificata, ma che è stata anche ben lontana dalle speranze del team principal. Russell ha chiuso infatti settimo, mentre Hamilton non è andato oltre il nono posto. La pista ha così dato un verdetto ben diverso da quanto detto da Wolff.
GP Giappone, Mercedes: Wolff convinto del podio ma la pista non è d’accordo
La Mercedes torna a casa dal GP del Giappone ancora da sconfitta nonostante le speranze di Toto Wolff. Le aspettative non erano altissime per una pista come quella di Suzuka, ma il settimo posto di Russell e il nono ottenuto da Hamilton non possono comunque soddisfare un team che puntava più in alto. Il distacco dal leader della corsa è infatti di quasi 46 secondi, tempo che sale di altri 2 secondi guardando invece a Hamilton. Al termine della gara c’è però chi ha visto un qualcosa di diverso. Toto Wolff, come riportato da Motorsport.com Italia, ha infatti parlato di un podio possibile nonostante il risultato al traguardo.
“Abbiamo chiuso la gara così come l’abbiamo iniziata, con un settimo e un nono posto. Nel secondo e nel terzo stint siamo andati molto veloci e saremmo stati in lizza per il podio. Il problema è stato il primo stint, atroce. Dobbiamo capire cosa ci ha penalizzati, se il caldo o l’eccessiva gestione di quella parte di gara. All’inizio la situazione sembrava stabile, poi il ritmo è drasticamente calato. A quel punto era chiaro che non potevamo più andare avanti”. – Toto Wolff
In casa Mercedes infatti si è optato per una strategia diversa, volta alla possibilità di poter scegliere se effettuare o meno la seconda sosta. Alla seconda partenza sia Russell che Hamilton sono infatti stati dotati di gomma hard, mescola che avrebbe dovuto allungare lo stint per concedere ai due alfieri della Mercedes una magia a livello tattico. La pista però ha messo duramente alla prova la ricerca del giusto ritmo, non premiando la decisione presa dal team di Brackley. L’idea di poter fare un’unica sosta, come fatto ad esempio da Leclerc, è infatti stata bocciata, compromettendo la possibile risalita delle due W15.
Quanto detto da Wolff in merito al secondo e al terzo stint non sembra però trovare una solida verità nei dati mostrati dalla pista. Come analizzato da Motorsport.com Italia, il paragone fatto dal team principal rispetto ai tempi degli avversari manca infatti di un particolare. Sainz contava sette giri in più, mentre Norris addirittura undici, dunque giri non indifferenti in termini di resa delle gomme. “L’essere da podio” sembra dunque ancora lontano per il team di Brackley che, anche in questo 2024, sembra dover fare i conti con una vettura non all’altezza né delle aspettative né dei rivali.
LEGGI: “GP Giappone 2024: il resoconto della gara”
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