Pedro Acosta, ospite della trasmissione “El Hormiguero”, si è aperto parlando della sua esperienza nel Motomondiale fino ad ora, del suo esordio con il botto in MotoGP e del duello con Marc Marquez a Portimao: “Devi essere la mosca che rompe le palle”.
Acosta, sorpasso su Marquez: “Lui l’ha fatto con Rossi e ora l’ho fatto io”
L’ospite del famosissimo programma spagnolo di Pablo Motos su Antena 3 ‘El Hormiguero’ questa volta è stato il rookie della MotoGP Pedro Acosta, uno dei volti più amati del momento soprattutto dal pubblico spagnolo. La puntata con lo “Squalo di Mazarrón” è stata il contenuto non giornalistico più visto della giornata, con 2.107.000 di telespettatori, pari al 15,8% di share, oltre ad essere stato visto in qualche momento da 4.371.000 persone. Questo grazie al suo grande talento ma soprattutto al grande exploit fatto in Classe Regina, culminato con il primo podio In MotoGP nello scorso GP del Portogallo, a Portimao.
Prima di partire alla via di Austin per il prossimo Gran Premio delle Americhe, Acosta ha avuto l’opportunità di parlare della suo esordio nel Motomondiale, delle difficoltà e dei bei momenti vissuti fino ad ora, passando prima dalla Moto3, poi dalla Moto2 e approdando finalmente in Top Class. In Qatar aveva già mostrato le sue capacità , prima che l’inesperienza e il cedimento delle gomme gli giocassero un brutto scherzo. Nel GP del Portogallo, a Portimao, ha realmente scoperto le carte.
La carriera di Pedro: “Vedo quanto sono cambiato”
Il giovane spagnolo non è di certo uno che si fa intimorire dai Big della Classe Regina, e lo abbiamo visto chiaramente con il sorpasso su Marc Marquez al GP di Portimao. Acosta ha paragonato i loro incontri in pista a quelli che il Cabroncito ha avuto con Valentino Rossi. “Sembra più facile in TV di come l’ho vissuto io. Lui l’ha fatto con Rossi e ora l’ho fatto io. Devi essere la mosca che rompe le palle. Sporgere la testa e fare un po’ di casino. È stato bello“.
Pedro continua parlando della sua breve ma già florida carriera nel Motomondiale, soffermandosi sul 2022, per lui un anno particolarmente sofferto: “Spero che tutto sia bello come adesso. Mi diverto e vengo pagato per quello che faccio, quindi cosa voglio di più! Vedo quanto sono cambiato da quando sono al Mondiale: sono arrivato quando avevo 16 anni e ora ne ho quasi 20, sono cambiato un po’. Il primo anno è andato molto bene, il terzo è andato molto bene, ma il secondo anno è stato duro, è stato difficile all’inizio, e penso che ora sono un pilota diverso rispetto a quello che ero quando ho iniziato. Se non avessi imparato e non fossi maturato, a quest’ora sarei già stato cacciato dal Mondiale, perché il ritmo con cui rompevo le moto non era normale”.
Acosta: “Ho un ego molto grande e cerco cose di me su Google”
Acosta, pur essendo una new entry in Top Class, sembra già aver compreso le dinamiche della categoria e la gestione delle gare, che sono due per weekend. Ha spiegato: “La gara lunga in Qatar è stata la prima vera gara che ho fatto, perché la Sprint del sabato è una ‘pachanga’ per posizionarsi per la domenica. Quindi, sono arrivato in griglia, mi sono tolto il casco, mi hanno avvicinato e mi hanno detto: ‘Dai il massimo’. E io ho dato il massimo”.
E parlando un po’ di se stesso ha ammesso: “Ho un ego molto grande e cerco cose su di me su Google. Un giorno mi è venuto in mente di guardare su Wallapop per vedere cosa vendeva Pedro Acosta, e ho visto che c’erano stivali, slider, guanti e cose che non erano mie, ma che dicevano di esserlo. Così mi sono stancato e ho pensato di prenderli in giro vendendo i miei pantaloni usati, usati ma buoni, di Victoria”. – Ha concluso Pedro Acosta
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