Dopo il ritiro a Melbourne, la mancata vittoria a Miami e le difficoltà a Imola, la Red Bull sembra distante dall’assoluto dominio dell’anno scorso. Per la scuderia austriaca e Helmut Marko sarà fondamentale la gara di Barcellona: se dovessero incontrare difficoltà anche in Spagna, si potrebbe parlare di un vero e proprio allarme.
Allarme Red Bull: Marko non è tranquillo
I risultati deludenti delle ultime tre gare hanno generato un vero e proprio allarme in Red Bull e Helmut Marko sembra preoccupato. Rispetto all’anno scorso, le rivali Ferrari e McLaren si sono avvicinate molto, tanto che negli 8 Gran Premi disputati fino ad ora, abbiamo ben 4 vincitori diversi. La RB20 sembra lontana dalla macchina dominante del 2023, anzi, sembra fare parecchia fatica in alcuni circuiti, come quello di Monaco. A Monte Carlo, le difficoltà di Red Bull si sono palesate ampiamente, soprattutto con Sergio Perez. Il pilota messicano non è nemmeno riuscito a passare il Q1 e in gara è stata buttato fuori al primo giro a causa di una mossa azzardata di Magnussen.
Il prossimo appuntamento, il Canada, potrebbe rivelarsi un’altra sfida per Red Bull, ma Helmut Marko confida nel suo gioiello, Max Verstappen, che spera di vedere davanti a Barcellona:
“La nostra vettura è stata progettata con un concetto che privilegia l’efficienza aerodinamica, il che significa che non possiamo sollevarla troppo da terra per affrontare meglio i cordoli senza perdere molta deportanza – ha spiegato Marko a F1-insider.com. – Credo che abbiamo ancora un vantaggio sui circuiti tradizionali, ma se a Barcellona non saremo davanti, allora avremo davvero un problema. Nei circuiti in cui non saremo i più competitivi, possiamo contare su Verstappen, che è in piena forma e fa la differenza” – Helmut Marko.
Il futuro incerto di Red Bull
Tra i casini interni, l’abbandono di Adrian Newey e gli inciampi delle ultime gare, il futuro di Red Bull è decisamente incerto. Per quanto riguarda i piloti, Verstappen continua a portare sulle proprie spalle l’intero team, ma anche l’olandese ha dimostrato di non essere invincibile. Il suo compagno di squadra, Sergio Perez, sembra essere invece entrato nella sua classica crisi di metà stagione. Il messicano, nelle ultime due gare, ha conquistato solo 4 punti, mettendo così a rischio la Red Bull nel mondiale Costruttori. Proprio di questo ha parlato Umberto Zampelloni, in esclusiva, al nostro Paddock GP, esprimendo le sue valutazioni e i suoi dubbi sulla situazione Red Bull:
“A Monaco abbiamo visto una Red Bull più umana e soprattutto una Red Bull con un pilota solo, ancora. A Monte Carlo Perez è stato il grande assente“.
Nonostante le mancate prestazioni degli ultimi GP, la Red Bull sembra voler rinnovare Perez, decisione comprensibile per Zampelloni, ma che non condivide:
“Per la tranquillità di Max, forse. Non hanno bisogno di avere un pilota che vada a rompere gli equilibri all’interno del team. Anche se io Sainz lo avrei preso, perché comunque abbiamo visto che quando due compagni sono più vicini nelle prestazioni tutti ne traggono vantaggio. Pensavo che quest’anno la Red Bull si decidesse a fare un passo diverso, anche magari per pensare al futuro, perché non ha piloti così promettenti. Lawson mi sembra che, evidentemente, non dia quelle garanzie, se no lo avremmo già visto sull’Alpha Tauri. Anche il Junior Team Red Bull, in questo momento, non sta dando quei risultati che Marko si aspettava” – Umberto Zampelloni.
Nonostante gli ultimi segnali negativi manifestati da Red Bull, Max Verstappen rimane saldamente al comando del mondiale, con 31 punti di vantaggio su Charles Leclerc. Sappiamo bene come il pilota olandese sia un cannibale, motivo per cui non bisogna darlo per vinto. Non ci resta che attendere i prossimi appuntamenti, per vedere chi realmente ha le potenzialità per vincere il mondiale.
LEGGI: “Umberto Zampelloni “Dubbi fugati, Vasseur è un valore aggiunto per questa Ferrari”
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Alessandra Mottadelli
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