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Andretti sta continuando a lottare per ottenere un posto in F1, avendo dalla sua parte in aiuto anche gli USA, che hanno aperto un'indagine.

Andretti è tornata al centro dell’attenzione mediatica della Formula 1. La Camera degli USA ha deciso di aprire un’indagine controLiberty Media. Negli ultimi giorni, Mario Andretti si è presentato sia a Capitol Hill, sia a Miami per il Gran Premio. Adesso, la parte politica dello Stato americano potrebbe avviare azioni legali molto importanti contro l’organizzazione della competizione.

Andretti accusa la F1 per la mancata entrata: gli USA indagano su Liberty Media

Il caso Andretti continua a tenere banco nel mondo della Formula 1, con recenti sviluppi che sollevano domande sulla trasparenza e sull’equità del processo decisionale della categoria regina del motorsport. Dopo l’intervento di Mario Andretti a Capitol Hill e la sua presenza al Gran Premio di Miami, il repubblicano Jim Jordan ha inviato una lettera ai vertici della Formula 1 chiedendo spiegazioni dettagliate sul perché sia stata respinta la richiesta d’ingresso del team Andretti all’inizio di quest’anno.

Nella lettera, riportata dalla NBC, Jordan ha evidenziato la necessità di assicurare che non vi sia stato alcun comportamento anticoncorrenziale o illegale da parte dell’organizzazione. Criticando le scuse fornite dalla categoria per il rifiuto di Andretti, Jordan afferma che tali argomentazioni sembrano “pretestuose e arbitrarie”, soprattutto considerando che la FIA aveva già approvato le capacità tecniche del team.

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Photo Credit: Michael Andretti X

“La Formula 1 ha sostenuto che un nuovo team potrebbe aggiungere valore alla Formula 1 solo gareggiando per i podi e le vittorie di gare. Tuttavia, la Formula 1 ha anche criticato Andretti Cadillac per aver tentato di trovare un accordo con un costruttore già esistente, nella fattispecie Renault, in quanto ciò potrebbe danneggiare il prestigio e la reputazione della competizione”, si legge in una parte della lettera. “La Formula 1 non può avere entrambe le cose. La verità, come ha spiegato il presidente della FIA Muhamed Ben Sulayem, è che il rifiuto di Andretti Cadillac è tutta una questione di soldi“.

Jordan ha inoltre richiesto documenti e un briefing con i capi del campionato per comprendere appieno il processo decisionale. Infine ha chiesto chiarimenti su tutti gli aspetti legati al rifiuto del team. La vicenda ha anche attirato l’attenzione del Congresso degli Stati Uniti, con membri che chiedono se le azioni della Formula 1 possano costituire restrizioni irragionevoli alla concorrenza sul mercato, in contrasto con le leggi statunitensi. La preoccupazione adesso sale, poiché la dirigenza della competizione stessa ha rifiutato di commentare la questione, quando contattata da Motorsport.com per chiarimenti.

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Alessio Auriemma

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