Il Gran Premio dell’Emilia Romagna è alle porte e si pensa già al futuro. Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato Formula 1, racconta a Motorsport.com la sua visione: subito dopo le novità del 2026 si penserà già allo step successivo sul motore nel 2030.
Domenicali sul regolamento del 2026
Il nuovo regolamento della FIA previsto per il 2026 dovrebbe essere pubblicato l’1 giugno di quest’anno. Molte novità sono già state svelate, ma c’è bisogno di ulteriori spiegazioni: “Sarà la FIA a spiegare le novità, che sono molte, e sarà importante fare chiarezza al meglio perché ho letto una serie di considerazioni che non corrispondono a quello che sarà il nuovo regolamento“.
Domenicali parla delle sue preoccupazioni legate al peso delle vetture, preoccupazioni condivise da molti. Nonostante le modifiche del 2026, sembra che questo problema non verrà risolto: “Il punto dolente, ma purtroppo al momento necessario, è relativo al peso delle monoposto. Confermando la soluzione power unit ‘ibrida’ anche per il 2026 è inevitabile un incremento di peso non indifferente. Se confrontiamo una proiezione della monoposto 2026 con una macchina di 10 anni fa, ci rendiamo conto che il peso è diventato un tema significativo“.
Domenicali pensa già al motore del 2030
L’amministratore delegato non si ferma alla questione del peso: anche la tematica del suono ha la sua importanza. Domenicali parla dei lavori attuali sul motore, in vista delle modifiche nel 2030: “Tutti i piloti vorrebbero avere macchine più leggere e, personalmente, mi piacerebbe anche un suono un po’ più importante. Ma su quest’ultimo fronte stiamo lavorando per cercare di incrementare il numero di decibel, dalle ricerche che stiamo portando avanti emerge che tutti i mercati, e tutte le fasce d’età, vogliono sentire un suono più importante così come l’energia che solo una vibrazione di un certo tipo è in grado di trasmette quando si è vicini alla pista“.
Stefano Domenicali guarda al 2030 come una possibilità di nuove soluzioni per un motore più performante: “Appena il regolamento 2026 sarà definito, inizieremo a pensare a quello che sarà il passaggio successivo, ovvero il motore 2030. È una mia considerazione personale, non condivisa ancora con le squadre, anche se ne abbiamo parlato con la FIA: se le benzine sostenibili faranno il loro dovere, bisognerà valutare attentamente se proseguire con l’ibridizzazione o se saranno disponibili soluzioni migliori”.
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