Il danese della Haas, Kevin Magnussen, di recente tanto chiacchierato a causa di un comportamento in pista spesso oltre i limiti del consentito, si è espresso sul suo futuro in F1. Con il contratto in scadenza, il pilota di Roskilde valuta alternative, sebbene il Circus resti una priorità.
Incidenti e penalità mettono a rischio il futuro di Magnussen in F1
Recentemente Kevin Magnussen ha avuto un ruolo da protagonista in F1, anche se in senso decisamente negativo. Con una serie di gesta tutt’altro che nobili, il danese ha già accumulato 10 dei 12 punti di penalità consentiti sulla Superlicenza, prima che scatti la squalifica per la gara successiva. L’episodio al via nel Gran Premio di Monaco, sebbene non penalizzato, non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco, essendo stato proprio il danese ad aver innescato la carambola iniziale, che ha coinvolto Checo Perez e lo stesso compagno di squadra Nico Hulkenberg. In questo contesto tutt’altro che roseo, ecco che parlare di rinnovo diventa affare piuttosto delicato. Kevin è in scadenza, con un contratto in essere fino alla fine del 2024. Ma, con i recenti avvenimenti, le porte del Circus potrebbero chiudersi definitivamente per lui.
In un’intervista riportata da Motorsport.com Italia, Magnussen parla quindi del suo futuro, sottolineando come quella di restare nella massima serie sia una priorità. “Sono in scadenza di contratto, quindi sono aperto ad ogni soluzione, ma devo anche dire che mi sono mosso in anticipo perché vorrei restare qui; sento che c’è qualcosa lasciato in sospeso”. Tuttavia, se ciò non fosse possibile, WEC ed IMSA potrebbero essere valide alternative.
Del resto, il danese non sarebbe nuovo al mondo dell’Endurance, essendosi distinto alla guida della Cadillac DPi in IMSA e abbandonando, tre anni fa, il progetto Peugeot Sport nel WEC proprio per tornare in Formula 1. “Con Peugeot non ho tenuto contatti, se non dovessi riuscire a rimanere in F1, voglio fare qualcosa di divertente, come fu l’anno in cui andai sulle sportscar. Al momento, non so dire cosa farò se non dovessi continuare in F1, ma senz’altro qualcosa che mi voglio godere in quanto pilota, correndo su piste belle e via dicendo”. F1 o no, Kevin non ha ancora intenzione di appendere il casco al chiodo.
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