verstappen red bull
Max Verstappen è un pilota che ancora riesce a fare la differenza, andando oltre limiti e problemi: è lui il vero segreto della Red Bull.

Il GP dell’Emilia Romagna ha messo in luce un fattore che spesso forse viene trascurato: il vero segreto della Red Bull è infatti Max Verstappen. Il campione olandese riesce ancora a fare la differenza, a colmare quelle debolezze che anche una vettura forte come la RB20 può avere. Senza Verstappen, di fatto, non sarebbero tutte rose e fiori per il team di Milton Keynes.

Verstappen fa ancora la differenza: il vero segreto della Red Bull

Vincere quando si hanno la macchina e il pilota migliori in pista è facile, ma farlo quando qualcosa scricchiola non è così semplice. Lo si è visto in Emilia Romagna, terra di motori in cui Max Verstappen con la sua Red Bull ha riportato a galla tale essenza, a volte un po’ persa tra le altissime tecnologie che oggi popolano il mondo della F1. Il vero segreto della Red Bull non è infatti la vettura, ma il campione olandese. Per la prima volta da molte, forse troppe, gare Verstappen ha infatti sudato per ottenere sia la pole position che la vittoria. E no, non per il sole che ha ben riscaldato il clima e l’asfalto sul tracciato di Imola. 

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

All’Autodromo Enzo e Dino Ferrari la Red Bull si è presentata bisognosa di rimarginare la ferita data dalla vittoria di Norris a Miami. Un cerotto che Verstappen è riuscito a mettere grazie a quel talento innato che spesso non viene messo sotto alle luci della ribalta o, peggio, che viene negato. Il tre volte iridato ha infatti dato dimostrazione che nonostante le vetture abbiano un peso non trascurabile in termini di risultati in pista, il pilota può ancora fare la differenza. E lui l’ha fatta. La pole position è così arrivata per soli 74 millesimi. La vittoria per 725. Un nulla in confronto a quanto la Red Bull aveva abituato. 

La conferma di quanto Verstappen sia stato in grado di ottenere a Imola non giunge dal solo modo di esultare differente rispetto alle passate vittorie. Un’esultanza vera e sentita, consapevole. La certezza assoluta giunge invece dal confronto obbligatorio, quello più semplice, ossia quello con chi guida la sua stessa vettura. Sergio Perez. Incidente in FP3, undicesimo posto in qualifica, ottavo alla bandiera a scacchi. Un risultato forse più veritiero per una RB20 che a Imola non era la vettura più forte in pista. Perez ha forse mostrato la realtà; Verstappen è però stato in grado di cambiarla.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

Il pilota messicano del team di Milton Keynes ha così dovuto fare i conti, ancora una volta, con chi gli sta di fianco. Così come ha dovuto farli il resto della griglia. Battere una Red Bull che ad oggi scricchiola un po’ di più è possibile. Per battere Verstappen però serve di più, serve fare quella differenza oltre il limite di una vettura non invincibile. Un assaggio di quanto il campione del mondo in carica sia il vero segreto per il suo team lo si aveva avuto già lo scorso anno. Il dominio senza rivali ha poi nascosto ciò che i numeri però dimostrano. Nel 2023 Verstappen non ha infatti battuto solo 19 piloti ottenendo il suo terzo successo mondiale. Nel 2023 Verstappen ha anche battuto 9 scuderie.

575 i punti ottenuti dall’olandese alla fine dello scorso anno, 409 quelli portati a casa dalla Mercedes, seconda in classifica. Verstappen ha quindi vinto da solo anche il titolo Costruttori, mettendo in chiaro quanto con lui un secondo pilota può anche essere superfluo. Almeno finché la macchina non ha eguali in pista. La musica suona diversamente quando ad inseguire ci sono ben due scuderie, entrambe con piloti più costanti e dunque una minaccia per la conferma di quel titolo Costruttori. La valutazione è certo prematura, ma il verdetto emesso dalla pista non è confutabile.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

Verstappen fa la differenza e senza di lui, con tutta probabilità, la Red Bull di questo 2024 avrebbe maggiori difficoltà ad andare oltre i problemi che si sono presentati e che, presumibilmente, ancora si presenteranno. Con un pilota del suo calibro vincere, anche se con fatica e di quei millesimi che bastano, è possibile. Senza Verstappen non lo sarebbe. Una conferma di quanto l’olandese sia cresciuto nel corso degli anni giungendo a quei tre titoli mondiali che no, non si vincono a caso. Il “ben servito” dato a chi lo apostrofava “Versbatten”. Un’ulteriore risposta data in pista a chi ancora grida al furto immeritato per quel mondiale del 2021. Avere un pilota come Max Verstappen è un’arma in più, questo il verdetto innegabile che la pista, ancora una volta, ha emesso.

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Chiara Zambelli

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