La visita di Donald Trump al box McLaren nel GP di Miami ha creato grande scalpore, di conseguenza la scuderia inglese ha dovuto precisare come la presenza dell’ex presidente degli Stati Uniti ai box non fosse una dimostrazione di sostegno per la sua campagna politica.
Trump nel box McLaren: non c’entra nulla la politica
L’ex presidente USA Trump ha sorpreso molti spettatori con la sua presenza nel box McLaren, immortalato in diverse foto a parlare con membri della dirigenza McLaren, tra cui il CEO Zak Brown.
Come riporta Motorsport.com, la visita di Trump ha creato molto scalpore, poiché l’imprenditore americano è in piena campagna elettorale per diventare nuovamente presidente. McLaren ha ben presto rilasciato una dichiarazione, onde evitare ulteriori indiscrezioni:
“McLaren, un’organizzazione non politica, riconosce e rispetta la carica di Presidente degli Stati Uniti. Quindi, quando abbiamo ricevuto la richiesta di visitare il nostro box il giorno della gara, abbiamo accettato insieme al presidente della FIA e agli amministratori delegati di Liberty Media e della Formula 1. Siamo onorati che McLaren Racing sia stata scelta come rappresentante della F1, il che ci ha dato l’opportunità di mostrare l’ingegneria di livello mondiale che portiamo nel motorsport“. – Team McLaren F1.
Trump il nuovo “portafortuna” di Norris
La visita di Trump a Miami ha coinciso con la vittoria della McLaren, l’ultima l’aveva ottenuta Ricciardo a Monza nel 2021, ma soprattutto con il primissimo successo di Lando Norris, che dopo innumerevoli podi, è riuscito a salire sul gradino più alto. Dopo la gara, Norris ha rivelato di aver parlato con l’ex presidente, che si è autoproclamato il suo nuovo “portafortuna”.
“A dire il vero, non l’ho visto nel box, ero impegnato nella preparazione della gara, ma dopo mi ha visto ed è venuto a congratularsi con me. Immagino che sia un onore quando una persona di questo calibro spende del tempo per rendere omaggio a ciò che hai fatto”.
“Ha detto di essere il mio portafortuna perché, grazie alla sua presenza, ho vinto la gara. Non so se ora verrà ad altre gare, ma tantissime persone speciali e in gamba sono state qui questo fine settimana. Donald è una persona per la quale bisogna avere molto rispetto sotto molti punti di vista. Dobbiamo essere grati a tutti coloro che, come lui, riconoscono ciò che facciamo e l’etica del nostro lavoro, e io lo sono stato. Perciò posso dire che sì, è un bel momento” – Lando Norris.
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Alessandra Mottadelli