Frederic Vasseur ha commentato la decisione presa dai commissari di gara nel corso del GP di Miami, riguardo le penalità per Kevin Magnussen. La strategia difensiva utilizzata dal pilota Haas durante il weekend è stata criticata fortemente, ma ancora di più è stato fatto riguardo le scelte delle sanzioni per le manovre scorrette del danese. A tal proposito, il team principal Ferrari ha detto la sua opinione.
Vasseur contro il cambiamento del regolamento: “Non ha senso cambiarlo”
Il Gran Premio di Miami sarà ricordato per la vittoria a sorpresa di Lando Norris, ottenuta in pista contro Max Verstappen. Dietro, nel mezzo del gruppo, gli altri piloti non si sono astenuti da battaglie anche molto intense, con Kevin Magnussen in particolare al centro dell’attenzione. Già a partire dalla Gara Sprint del sabato, il danese ha mostrato eccessiva grinta nella difesa, arrivando anche ad esagerare.
Non è una novità per il pilota attualmente in Haas, quella della difesa a tutti i costi. Senza mezzi termini, nei momenti successivi alla gara breve sul circuito che si snoda attorno all’Hard Rock Stadium, il numero 20 ha ammesso di essere stato molto duro e di aver superato il limite, per riuscire però a proteggere il compagno di squadra Nico Hulkenberg in zona punti. Alla domenica, non ha cambiato la sua strategia, portando anche Logan Sargeant a sbattere e a ritirarsi con la vettura notevolmente danneggiata.
Tutto questo ha portato ad evidenti penalità, che costano anche punti di penalizzazione sulla superlicenza. La norma attuale sancisce che, qualora essi dovessero a arrivare a 12 in un anno, porterebbero alla squalifica per una gara. Molti personaggi del paddock, tra cui in particolare i team principal, avevano opinato una revisione del regolamento per effettuare delle modifiche. Tuttavia, Frédéric Vasseur è andato controcorrente, affermando come non sia qualcosa che riguardi chi non si occupi dello stilare le regole.
“I commissari hanno tutti gli strumenti sul tavolo. Possono dare 2 punti di penalità per ogni infrazione. Non dobbiamo cercare di cambiare di nuovo la regola, per me non ha senso cambiarla“, ha spiegato il TP nel post weekend. “Non ho prestato grande attenzione a quello che è successo nella Sprint con il comportamento di Kevin Magnussen, ero concentrato sui miei piloti. I Commissari hanno tutti gli strumenti possibili per svolgere il loro lavoro e sono loro che devono farlo, io ho già abbastanza da fare come team principal per valutare e pensare anche al sistema delle penalizzazioni“.
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