Carlos Sainz ancora non si spiega perché è stato scartato da John Elkann per la continuazione della sua avventura in Ferrari. È scontato che contro Lewis Hamilton si hanno ben poche speranze, ma lo spagnolo ha accusato duramente il colpo, finendo in un momento critico della sua carriera come riferito in esclusiva per noi da Umberto Zapelloni.
Sainz – Elkann: lo spagnolo non si spiega perché
Carlos Sainz sta attraversando, ad oggi, il peggior momento della sua carriera. Il pilota madrileno della Scuderia Ferrari vede porte blindate dai top team Mercedes e Red Bull, con il rischio di finire in un team come Williams che non vanta sicuramente uno dei migliori palmares nell’ultimo periodo storico.
Lo spagnolo è arrivato all’apice della carriera dimostrando di essere un pilota veloce in qualifica, ma anche in grado di saper vincere delle gare e lodevole nell’adottare delle buone strategie durante le corse. Tante qualità, ma rischia di vedere naufragare la sua carriera poiché non ha scelte valide sul tavolo delle trattative e una monoposto capace di farlo lottare per le posizioni che contano, come spiegato da Umberto Zapelloni in esclusiva per noi facendo notare anche il momento di gelo tra Carlos Sainz e il presidente della Ferrari John Elkann durante i festeggiamenti a Monte-Carlo.
“Sainz è entrato in crisi dopo la vittoria dell’Australia. Abbiamo visto quando si è avvicinato dopo il podio con Elkann che ha tentato di abbracciarlo, ma si è divincolato. Sainzi si sta ancora domandando perché si è meritato di essere trattato così. È un momento difficile per la sua carriera e per un momento aveva fatto venire i dubbi ai fan se Ferrari avesse fatto la scelta giusta nel lasciarlo a casa”.
Ma in Ferrari bisogna fare delle scelte – anche se queste possono non essere ben comprese da un pilota (in questo caso come Sainz) – per cercare di ambire al meglio, e bisogna dire che le ultime intraprese da John Elkann non si sono rivelate per nulla inesatte.
“Va riconosciuto che le ultime scelte da lui fatte come la Ferrari a Le Mans, Vasseur come Team Principal ed Hamilton stanno facendo sognare i tifosi e sta recuperando il terreno che ha perso all’inizio. Da questi risultati vediamo una Ferrari che è tornata al centro della Formula 1. Quando convinci un sette volte campione del mondo ad accettare questa scommessa, stai mettendo dei forti dubbi ad Adrian Newey perché finalmente accetti di andare a Maranello vuol dire che la Ferrari è tornata ad essere l’oggetto del desiderio di molti, cosa che non era capitata con Mattia Binotto”.
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