Sembra che Red Bull stia perdendo colpi rispetto al mondiale dell’anno scorso e l’anello debole non è di certo Max Verstappen. Umberto Zapelloni, ospite nella nostra puntata di Paddock GP, ha raccontato il suo punto di vista: dal possibile rinnovo di Perez nel team anglo-austriaco, alle difficoltà attuali del pilota messicano e della scuderia e le aspettative per il futuro.
La posizione di Perez secondo Zapelloni a Paddock GP
È ormai evidente che Red Bull stia affrontando un momento di difficoltà e, tra gli ultimi problemi, vediamo quello della discordanza tra i dati del simulatore e quelli in pista. Il team non è dominante dall’inizio della stagione, tanto che addirittura l’imbattibile Max Verstappen sta commettendo degli errori inusuali dovuti ad una complessa RB20 dopo gli aggiornamenti introdotti a Imola. Nel GP di Monaco, invece, è stato Sergio Perez il protagonista della disfatta Red Bull, una prestazione nettamente al di sotto degli standard, proprio come ha commentato Umberto Zapelloni.
Zapelloni ha descritto così la Red Bull di Monaco: “Una Red Bull più umana e soprattutto una Red Bull con un pilota solo, ancora. A Monte Carlo Perez è stato il grande assente“. Questo porta a interrogarsi sul motivo che spingerebbe il team a rinnovare il pilota per un altro anno: “Per la tranquillità di Max, forse. Non hanno bisogno di avere un pilota che vada a rompere gli equilibri all’interno del team. Anche se io Sainz lo avrei preso, perché comunque abbiamo visto che quando due compagni sono più vicini nelle prestazioni tutti ne traggono vantaggio. E comunque si andava ad aggiungere valore ad una squadra che con Max ha già il massimo in possibile. È una scelta forse inspiegabile da questo punto di vista insistere con Perez, che ha delle difficoltà importanti“.
Se si fa un confronto con il passato, è evidente che qualcosa non vada nel team, e gli errori di Perez ne sono la dimostrazione: “Lui su quel circuito, tra l’altro, aveva vinto. Lui è stato per per un anno il re dei circuito cittadino. Invece quest’anno si sta complicando molto la vita fin dall’inizio delle qualifiche. Secondo me fa anche troppi errori“.
Zapelloni su Red Bull: il futuro è incerto
La probabilità che Perez rimanga in Red Bull il prossimo anno è molto alta, come ha confermato recentemente Helmut Marko. Secondo Umberto Zapelloni, il progetto Red Bull per il futuro non è corretto: “Pensavo che quest’anno la Red Bull si decidesse a fare un passo diverso, anche magari per pensare al futuro, perché non ha piloti così promettenti. Perché Lawson mi sembra che, evidentemente, non dia quelle garanzie, se no lo avremmo già visto sull’Alpha Tauri. E il Junior Team Red Bull in questo momento non sta dando quei risultati che Marko si aspettava. Con un campionato dominato dalla Red Bull sarebbe stato, per noi appassionati, indispensabile avere due piloti che si potessero dar battaglia come Senna e Prost“.
La scelta di non optare per un giovane talento come Hadjar, che sta dimostrando le sue forti abilità in pista, è dovuta ai molteplici problemi in casa Red Bull. La priorità non è il pilota, ma la gestione del team: “Forse vogliono togliere le variabili e non mettere dentro un pilota che potrebbe andare a complicare gli equilibri con Max. Hanno così tante variabili da mettere posto che quella dei piloti vogliono tenerla sotto traccia e tranquilla“.
È evidente che, tra l’uscita di Newey dal panorama Red Bull e il tanto discusso caso Horner, il team dovrà lavorare tanto: “Credo che i problemi in Red Bull siano più altri che Perez e che quindi tendano a risolvere quelli prima di pensare di sostituire Perez. Poi, anche se lo dovessero riconfermare ufficialmente e poi facesse due GP tragici dal punto di vista dei risultati sportivi, ci mettono poco a lasciarlo a casa. Non è un team che guarda molto alla forma“.
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