Francesco Bagnaia è riuscito finalmente a far suo il GP della Catalogna in MotoGP. Il pilota italiano con il numero 1 di Ducati Corse, dopo averci provato sia nelle classi cadette del Motomondiale che in top class, ma fallendo in molte occasioni per cadute, sfortune e problemi tecnici, è riuscito a trionfare a Barcellona, mettendo ko la maledizione.
Bagnaia e la maledizione iniziata nelle classi cadette del Motomondiale e proseguita in MotoGP
A dire il vero Francesco Bagnaia aveva già trionfato a Catalogna, ma lo aveva fatto una sola volta ed al di fuori del Motomondiale. Lo fece nella Moto3 del CEV (attuale Junior GP), in quello che fu il suo unico successo in quel campionato nel 2012. Dopodiché a partire dall’anno successivo arrivò invece l’approdo nella classe leggera del Motomondiale e da quel momento è iniziata la maledizione a Barcellona. Nel mondiale Moto3, in quattro apparizioni, Pecco arrivò solamente una volta in zona punti, ovvero nel 2014 in decima posizione, quando ancora stava muovendo i primi passi in questa categoria.
Situazione stabile nei due anni in Moto2 dove arrivarono nel 2017 una tredicesima posizione, mentre nel 2018, anno in cui si laureò campione del mondo della classe di mezzo del Motomondiale, limitò i danni con un’ottava posizione che vide i suoi avversari principali avvicinarsi in classifica dopo quel Gran Premio. In MotoGP la pista indigesta, ha raggiunto però i picchi più alti e prendendo il nome di pista maledetta. Il tabù infatti proseguí con la caduta nella rocambolesca edizione del 2019, il sesto posto nel particolare 2020 (fino alla gara del 2024 il miglior piazzamento in gara di Bagnaia a Catalogna nel Motomondiale) e la settima posizione nel 2021.
Gli incidenti del 2022 e 2023, gli spettri nella Sprint 2024 e poi la vittoria
Il 2022 di Bagnaia lo ricordiamo per la grande rimonta nella seconda parte di stagione, ma nella prima parte per i tanti errori e sfortunate coincidenze, una di queste accadute proprio a Catalunya. Il pilota a quei tempi ancora col numero 63, venne steso alla prima curva dall’irruente entrata Nakagami e gara conclusasi ancor prima di incominciare. Ancora più thrilling il 2023, dove, dopo la buona seconda posizione nella Sprint, la sua gara finì dopo solo due curve per via del pauroso highside e il conseguente investimento di Binder sulla sua gamba destra. In quel caso la maledizione statistica continuò, ma per la dinamica di quell’incidente a Catalogna e il fatto di aver rivisto in pista Bagnaia la settimana successiva a Misano, si può parlare di benedizione divina.
L’edizione 2024 è iniziata in maniera più delineata per Bagnaia, saldamente nelle posizioni di vertice sia nelle FP1 che nelle Prove. In qualifica una pole position sfiorata per pochi millesimi e poi la Sprint. Gara del sabato pomeriggio che stava dando quella possibilità a Bagnaia di interrompere il tanto desiderato digiuno su questo tracciato con una gara ben gestita. L’imprevisto all’ultimo giro con la caduta in curva 5 che hanno fatto tornare di fronte a sè tutti i tenebri e cupri incubi della Catalogna. Uno zero che, seppur nella Sprint, avrebbe distrutto psicologicamente chiunque, ma non Bagnaia che il giorno ci ha riprovato, ha reagito, ha superato Martin e alla fine ha vinto la gara del GP della Catalogna, ma soprattutto ha messo fine alla maledizione di questo tracciato che si stava portando alla spalle dal 2013 e che anno dopo anno diventava sempre più pesante.
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