Dopo il grande successo della Rossa nel Gran Premio di Monaco, ora è in arrivo il GP del Canada, un’altra grande occasione per la Scuderia. L’esordio positivo di Bryan Bozzi come Race Engineer a Imola e poi la vittoria a Montecarlo sono un forte segnale per Ferrari. L’ingegnere si racconta a Motorsport.com Italia: lavorare con il team di Maranello e con Charles Leclerc è un orgoglio per lui.
Bryan Bozzi e i suoi inizi con Ferrari
L’ingegnere italo-danese ha esordito in qualità di Race Engineer nel GP di Imola, sostituendo Xavi Marcos, mentre prima ricopriva il ruolo di Performance Engineer. Poi al secondo appuntamento per lui, il GP di Monaco, è arrivata la vittoria di Leclerc: il lavoro positivo dell’ingegnere è ben visibile. Bryan Bozzi è da tempo legato al Cavallino Rampante, ma la sua passione per le corse è esplosa ben prima.
“Mi sono diplomato alla St George’s British International School of Rome prima di trasferirmi in Inghilterra per studiare Ingegneria meccanica alla Bath University. In quel periodo ho partecipato a un progetto di Formula Student, nell’ambito del quale diversi gruppi di studenti hanno la possibilità di disegnare e costruire una macchina da corsa e poi le varie università di tutto il mondo gareggiano l’una contro l’altra come fossero team di motorsport“.
È proprio così che Bozzi ha scoperto la passione per le monoposto ed è arrivato nel team più ambito, la Scuderia Ferrari: “Grazie a quest’esperienza ho capito che le corse mi piacevano davvero e ho cercato di ottenere un posto come stagista in Ferrari, il team nel quale tutti prima o poi vogliono lavorare. Le cose sono andate bene e ormai da molti anni faccio parte del team di pista della della Scuderia Ferrari HP. Rappresentare questa azienda e l’Italia intera nella massima categoria del motorsport è un grande motivo di orgoglio per me, a maggior ragione avendo la possibilità di lavorare accanto a un pilota eccezionale come Charles“.
GP Canada: gli aspetti tecnici raccontati da Bozzi
In qualità di Race Engineer, Bozzi è il responsabile della gestione della monoposto durante ogni Gran Premio. Anche la comunicazione con il pilota è essenziale, così come la preparazione dei dettagli che caratterizzano le sessioni nei weekend di gara. L’ingegnere racconta quali sono le peculiarità del circuito Gilles Villeneuve, su cui si disputerà l’ottava gara della stagione questo weekend, e come affrontare il GP del Canada.
“Montreal è una pista con lunghi rettilinei seguiti da combinazioni di curve medio lente. Per andare forte bisogna avere una buona velocità sul dritto, un’ottima decelerazione in staccata e una buona trazione in uscita dalle curve. Dal punto di vista del pilota serve avere grande fiducia nella fase di frenata così da riuscire ad essere preciso nell’inserimento in curva per poi accelerare il prima possibile in uscita. Anche su questa pista, come su tutti i circuiti cittadini, è importante macinare chilometri nelle prove libere per prendere confidenza con il tracciato e i suoi insidiosi muretti”.
SEGUICI SU:
📱 Facebook, la nostra pagina ufficiale.
📸 Instagram, foto a sfondo motoristico e non solo!
🎙 Spotify, per ascoltare il meglio dei podcast in cuffia.
📹 YouTube, per gustarti tutti i nostri video.
👔 LinkedIn, rimani aggiornato sulle nostre offerte e contenuti.
🖥 Google News, per rimanere aggiornato sulle news direttamente dal tuo discovery.