Il GP d’Austria è ormai alle porte, tappa in cui la Ferrari necessita di un riscatto dopo gli ultimi due deludenti weekend. Sia il Canada che la Spagna non hanno infatti soddisfatto il team di Maranello che però resta convinto del buon lavoro svolto. Al Red Bull Ring per il Cavallino Rampante andrà quindi in scena la vera prova del nove per la SF-24.
GP Austria: Ferrari in cerca del potenziale nascosto
La F1 è pronta a disputare il GP d’Austria, seconda gara della tripletta europea e tappa in cui la Ferrari è chiamata ad un risultato d’orgoglio. Sia il weekend in Canada che quello in Spagna hanno infatti disatteso le aspettative, con i punti giunti solo a Barcellona visto il doppio ritiro a Montreal. Dall’ultima gara la Scuderia di Maranello ne è però uscita come quarta forza, dietro anche a quella che appare come una ritrovata Mercedes. Il lavoro da fare sembra quindi ancora lungo, ma le speranze non mancano all’interno del team. Lo stesso Vasseur resta infatti convinto del buon lavoro svolto sulla nuova SF-24 che ha fatto il suo debutto a Imola.
Nonostante le novità, giunte anche a Barcellona, non si è però visto quel passo avanti atteso. Al contrario, entrambi i piloti della Ferrari hanno faticato, quasi vittime di una monoposto troppo imprevedibile e quindi complicata da bilanciare nella maniera corretta. Dietro a queste difficoltà, come riportato da Franco Nugnes su Motorsport.com Italia, sembra esserci una leggera mancanza di correlazione tra i dati raccolti in pista e quelli in galleria del vento e al simulatore. Un ostacolo con cui anche Mercedes e Red Bull hanno dovuto fare, e fanno, i conti. Il team principal della Rossa non ha però dubbi sulla strada presa con gli sviluppi. Il potenziale c’è da qualche parte, serve solo rimettersi bene in carreggiata per poterlo estrarre. Motivo per cui per la tappa al Red Bull Ring c’è la convinzione di rivedere una Ferrari al top. Risultato che ad oggi appare inoltre necessario.
La rapida risalita della McLaren ha infatti portato il team di Woking a sole 30 lunghezze dalla Ferrari nella classifica Costruttori. Un divario ormai quasi colmato per cui a Maranello sono chiamati a reagire per poter almeno difendere quel secondo posto. La tappa spagnola ha infatti portato a galla alcune problematiche, come la perdita di carico e il bouncing, che non hanno permesso a Sainz e Leclerc di esprimersi al meglio soprattutto in qualifica. Il giro secco, sempre come riportato da Motorsport.com Italia, sembra infatti una delle maggiori problematiche cui la Ferrari deve far fronte. La SF-24 è risultata complicata da bilanciare trasformando i piloti quasi in passeggeri con quel conseguente nervosismo di cui molto si è parlato.
Riscattarsi e tornare a lottare ai vertici della classifica è dunque l’obiettivo minimo e necessario per poter proseguire al meglio la lunga stagione. Le caratteristiche del Red Bull Ring, come il suo essere in altura, dovrebbero aiutare il team di Maranello a sfruttare maggiormente la parte ibrida targata Ferrari, senza però perdere a livello aerodinamico. Con il ritorno del format Sprint servirà inoltre un approccio corretto fin da subito. In Austria non ci saranno novità sulla SF-24 visto che lo scopo è quello di consolidare il pacchetto finora deliberato. I dati mostrano un potenziale nascosto che la Ferrari deve assolutamente trovare anche in pista prima di poter apportare ulteriori sviluppi. Questi sono infatti previsti a Silverstone, ma senza delle conferme concrete in Austria il rischio potrebbe essere quello di perdersi del tutto in mezzo a novità che finora non sembrano aver aiutato.
LEGGI: “GP Austria: il programma di F1 e F2”
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