La Red Bull giunge al GP del Canada come grande sconfitta dopo la tappa a Monaco e alcuni problemi che potrebbero coinvolgere anche il degrado gomme. Sul tracciato di Montreal, secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport, il team di Milton Keynes non dovrà infatti prestare attenzione ai soli cordoli.
GP Canada, Red Bull: possibili problemi con il degrado gomme
La F1 è pronta a disputare il GP del Canada, con la Red Bull che sarà il team più atteso visti i recenti problemi, alcuni dei quali potrebbe avere come protagonista anche il degrado gomme. Il team di Milton Keynes ha iniziato l’anno come favorito oltre che da detentore di entrambi i titoli, sia Piloti che Costruttori. La crisi interna di inizio anno, ora apparentemente risolta, è però sfociata anche all’esterno. La pista infatti non mente e i tracciati di Miami, Imola e Monaco hanno mostrato una RB20 attaccabile anche se a guidarla è Max Verstappen. Uno scenario a cui, ad inizio stagione e corse le prime due gare, nessuno avrebbe pensato.
Come emerso dopo la tappa nel Principato, dove Verstappen non è andato oltre il sesto posto e Perez ha rimediato uno zero, è però plausibile pensare che alcuni problemi ci siano sempre stati ma che, fin ad oggi, siano stati ben nascosti da un dominio senza rivali. Con Ferrari e McLaren ora molto vicine la Red Bull fatica e quelle imperfezioni tenute nascoste oggi sono invece pronte a mettersi in bella mostra.
A Monaco, in particolare, le RB20 hanno dovuto fare i conti con quella che appare come la loro “bestia nera” fin dall’avvento delle monoposto ad effetto suolo, ossia il passaggio sui cordoli. Sia Verstappen che Perez, fresco di rinnovo, non hanno infatti nascosto tale aspetto, delineandolo però come una non novità. Tale caratteristica potrebbe quindi mettere in difficoltà i campioni del mondo in carica anche in Canada dove, sorprendentemente, Red Bull potrebbe essere chiamata a giocare in difesa.
Gli scheletri nell’armadio del team guidato da Horner potrebbero però non essere finiti con il solo problema dei cordoli. Secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport, la RB20 potrebbe infatti soffrire di un degrado gomme maggiore di quello previsto. Un primo campanello di allarme era già risuonato in Australia per poi farsi nuovamente sentire anche a Imola nonostante la pole e la vittoria ottenute grazie alle abilità del tre volte iridato olandese.
Secondo i tedeschi, piste come Canada, Azerbaijan e Brasile potrebbero quindi mettere in ulteriore crisi la scuderia di Milton Keynes, oltre a quelli che Sainz aveva designato come tracciati meno adatti alla Red Bull (Miami, Monaco, Monza, Singapore). La RB20 si scopre dunque non perfetta come si credeva anche grazie al lavoro dell’asse rivale Stella-Vasseur. Da non sottovalutare è inoltre il problema di una mancanza di correlazione tra i dati della pista e quelli del simulatore, come detto da Helmut Marko. Qualcosa nel processo di sviluppo sembra infatti non aver funzionato a dovere, ma cosa? Senza Newey, nonostante quanto dichiarato da vari membri del team, capirlo appare difficile. Tant’è che lo stesso Newey a Monaco è stato richiamato.
LEGGI: “GP Canada: il programma del weekend”
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