Al termine del weekend del GP del Canada Helmut Marko, consulente del team Red Bull, ha parlato ai media Red Bull riguardo i lavori in corso per migliorare il comportamento delle sospensioni anteriori della RB20.
Red Bull studia la VCARB per migliorare le sospensioni
È stato un weekend di gara intenso, ricco di variabili meteo e colpi di scena con ritiri improvvisi quello del GP del Canada ma per Helmut Marko non ci sono grandi sorprese tranne che la prestazione poco redditizia della RB20 sul lato delle sospensioni anteriori. Nel GP di Montréal la vittoria torna nelle mani di Max Verstappen, infatti dopo essere rimasto per ben venti giri dietro alla W15 di George Russell, il pilota olandese è tornato al comando per quasi l’intera gara salvo essersi alternato per pochi giri con il pilota McLaren Lando Norris.
La Red Bull nel primo run di Prove Libere del venerdì è scesa in pista con alcuni “mirini” bianchi posti sopra lo schema della sospensione anteriore in modo da osservare attraverso una telecamera il comportamento dei diversi componenti. Marko ha dichiarato durante l’analisi all’interno della testata speedweek.com, che la Red Bull è rimasta impressionata positivamente dal comportamento in QUalifica e Gara della VCARB del team Racing Bulls che ha conquistato l’ottavo posto grazie all’australiano Daniel Ricciardo.
L’analisi di Helmut Marko
Helmut Marko ha rivelato sull’analisi all’interno della testata speedweek.com che l’auto non si è adattata bene ai cordoli e i dati del simulatore non hanno dato le conferme come si sarebbero aspettati. In preparazione al weekend la Red Bull ha configurato le sospensioni della RB20 in modo da essere più morbide ma Verstappen durante il corso della gara ha lamentato diverse volte di non poter essere aggressivo sui cordoli senza rischiare di perdere la macchina.
“Ci sono ulteriori miglioramenti alla vettura che, sulla base dei dati, sono promettenti.” ha detto Marko, “nelle tre prossime gare in Spagna, Austria e Inghilterra avremo un quadro più preciso di quale sia lo stato attuale delle varie auto da corsa. Queste sono piste classiche, mentre Miami, Imola, Monaco, Montréal rimangono meni indicative pe le prestazioni reali.”
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