GP Singapore Vowles Williams
James Vowels si mostra critico sulla Williams che, dopo i passi in avanti dello scorso anno, ha iniziato la stagione in evidente difficoltà.

Gli anni di gloria sono oramai un ricordo lontano per la Williams e questo lo sa bene anche James Vowles, Team Principal della storica scuderia, che critica il lavoro compiuto finora dalla squadra. Insediatosi nel ruolo nel 2023, dopo aver ricoperto per anni la carica di capo strategie in Mercedes, Vowels non usa mezzi termini, delineando un quadro di insoddisfazione generale.

Vowles critica la mancata crescita di Williams, sottolineando il lavoro da fare

C’era una volta la Williams, quella dei 9 titoli Costruttori e delle 114 vittorie, che al momento appare solo come un lontano ricordo. La Williams dei tempi moderni è da anni fanalino di coda della F1 e la critica di Vowles non appare certo una sorpresa, dal momento che quest’anno le difficoltà sembrano essersi acuite.

L’anno scorso, infatti, il team di Grove era riuscito, grazie a una vettura competitiva in determinate circostanze e a un ottimo Alex Albon, ad agguantare la settima posizione in campionato. Quest’anno però la storia sembra essere cambiata in peggio, con la scuderia che non è stata in grado di riconfermarsi, in parte anche a causa dei passi in avanti compiuti dai rivali, in particolare Racing Bulls e Haas. Di questo è perfettamente consapevole il TP James Vowels che, in un’intervista riportata da FormulaPassion.it, critica la squadra, ritenendo il lavoro svolto insoddisfacente.

Vowles critica Williams
Photo Credit: Williams Racing X

Non c’è una sola parte di questa azienda di cui posso essere soddisfatto – ha affermato– non siamo neanche lontanamente vicini al livello di una squadra che compete per il titolo. Può sembrare un’affermazione dura, ma sfortunatamente è la verità. C’è ancora tanto da fare e tanto da cambiare prima di imboccare la strada giusta”. Tale è la realtà che il team si trova ad affrontare, ma se la squadra auspica in un rilancio che sia degno del suo nome, è necessario ripartire da qui, riconoscendo le proprie mancanze. Denunciare insoddisfazione vuol dire essere ambiziosi in vista del futuro, per poter attirare risorse e piloti di un certo rilievo, come il tanto vociferato Carlos Sainz.

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Miriana Straccia

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