Nemmeno il Gran Premio del Mugello è stato clemente con Honda, nonostante i test privati che i giapponesi hanno potuto fare sul circuito toscano prima del weekend ufficiale. Inoltre, le ultime notizie di mercato e una stagione che sembra destinata ad essere una sofferenza hanno definitivamente allontanato Márquez dalla casa che lo ha reso grande. Un suo ritorno nei prossimi anni era già improbabile, ma la certezza che non ci sarà potrebbe aver ulteriormente scosso i vertici dell’ala dorata.
Piloti scontenti: l’arrivo di Espargaró come collaudatore può ridare fiducia?
Il clima all’interno del box Repsol Honda non sembra dei migliori, e sarebbe strano aspettarsi il contrario. Nessuno dei due piloti è particolarmente contento della situazione ed entrambi non sono rimasti fermi ma hanno iniziato a guardarsi intorno per il prossimo anno. La situazione del mercato è ancora tutta da definire e le selle libere per la prossima stagione sono ancora moltissime. Mir, che è al suo secondo anno con la casa di Hamamatsu, sta continuando a faticare tanto con una moto che non sembra comportarsi come lui vorrebbe. Nonostante rimanga il migliore dei piloti Honda, le cadute iniziano ad essere molte e il rischio di infortunarsi sempre più alto. Joan starebbe pensando di lasciare HRC per il prossimo anno, ma un suo possibile futuro è ancora da definire.
Luca Marini, che invece è al suo primo anno in Honda, ha più volte detto che la moto è molto bella da guidare. Bella può essere, ma evidentemente non veloce. Marini sta faticando più di quello che ci si aspettava: per ora è l’unico pilota di un team ufficiale a non aver conquistato nemmeno un punto iridato. Anche in confronto agli altri piloti HRC il #10 sembra essere quello più in difficoltà, come confermato dai distacchi in pista. Una boccata di aria fresca potrebbe arrivare dall’approdo di Aleix Espargaró in qualità di collaudatore a partire dal 2025. Espargaró ha sempre dimostrato di avere delle grandi doti da sviluppatore: ricordiamo che la RS-GP è il frutto delle sue indicazioni, tanto da far sentire Aleix un po’ come un “padre” per quella moto. La speranza in casa Honda è che l’esperienza e le indicazioni che lo spagnolo porterà dal prossimo anno possano donare nuova fiducia al progetto ed essere una spinta nella direzione giusta.
Tanti problemi e poche soluzioni: una Honda da rivoluzionare
La nuova RC213V schierata da Honda per questa stagione sembra proprio essere nata sotto una cattiva stella. Il problema principale sembra essere quello aerodinamico: in Giappone non sono stati in grado di seguire il passo delle case europee per quanto riguarda lo sviluppo in questo senso. Inoltre, come ben sappiamo, i giapponesi tendono ad avere un’idea più “tradizionale” di motocicletta, e fanno molta fatica a distaccarsi da quella che è la loro concezione ingegneristica. Proprio per questo motivo si pensa che con i cambi di regolamento del 2027, Honda riuscirà a rimettersi più o meno in pari con le altre marche. La riduzione dell’aerodinamica, l’eliminazione degli abbassatori e il cambio di cilindrata potrebbero dare un nuovo respiro al colosso asiatico. L’unico problema? Per arrivare al 2027 mancano ben 3 anni.
Il presupposto per resistere fino al 2027 sarebbe quello di lottare stabilmente per la zona punti, cosa che attualmente ad Honda non riesce. A complicare la situazione si mettono anche le sfortune: durante i recenti test al Mugello la pioggia ha rovinato i piani del team, impedendogli di provare le nuove soluzioni. In casa Honda avrebbero dovuto provare delle migliorie al motore, cosa che evidentemente non è stata possibile e che rimanda il giudizio direttamente all’appuntamento di Assen di fine mese.
A complicare tutta questa situazione si mette anche il caso Repsol. Lo sponsor storico di HRC ha infatti deciso di lasciare Honda alla fine di questa stagione. Questo è un segnale davvero forte all’interno del paddock: Repsol non ha intenzione di aspettare la rinascita della casa di Hamamatsu e, con il suo addio, sarà ancora più difficile per una moto in difficoltà come Honda trovare un altro main sponsor così solido.
Honda staccata anche nella “Coppa Giappone”
Persino il paragone con Yamaha è diventato impietoso per Honda. Quella che ad inizio anno si prospettava come la “Coppa Giappone“, tra le due case giapponesi in difficoltà, oramai è diventata la “Coppa Honda“, dove sono i 4 piloti HRC a sfidarsi tra loro. Ad Iwata, infatti, sembrano aver trovato una strada da seguire e, anche se sarà lunga, i primi frutti del lavoro svolto si iniziano ad intravedere. Con Honda questo ancora non è accaduto.
Nonostante il vantaggio di avere 4 moto in pista anzichè 2, in HRC non sembrano riuscire a sfruttare la situazione. In questo momento Honda sembra proprio essere in alto mare, e non solo per colpa del suo nome. Parallelamente, anche nel campionato Superbike i risultati mancano da tempo e faticano a vedersi dei miglioramenti, segno di una crisi che sta colpendo la casa giapponese a tutto tondo. L’attuale situazione di crisi, l’abbandono degli sponsor e la difficoltà nel tenere con sé i piloti costringerà Honda a prendere delle decisioni radicali. Il concetto della moto va rivoluzionato e va fatto velocemente.
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