Red Bull ha tolto i veli dalla RB17, il nuovo prototipo disegnato da Adrian Newey. Il celebre designer inglese ha lavorato negli ultimi anni anche per produrre una vettura al di fuori della Formula 1, con delle linee da gara e dei sistemi sviluppati nella divisione Advanced Technologies dell’azienda di Milton Keynes. Questa è l’ultima opera di Newey in blu, prima di lasciare la squadra a fine anno.
A Goodwood Red Bull mostra l’ultima opera di Newey: ecco la RB17
Adrian Newey ha completato il suo ultimo capolavoro. Red Bull Racing, presente tra i numerosi brand al Goodwood Festival of Speed, ha presentato virtualmente la nuova RB17, vettura ideata e sviluppata dal famoso ingegnere britannico nella sezione Advanced Technologies della squadra. A Milton Keynes, il progetto iniziato nel 2022 era stato annunciato come un modello di vettura con delle specifiche uniche nel suo genere, linee futuristiche che solo la mano del designer più famoso delle corse può creare.
Motorsport.com ha avuto modo di poter parlare per primo con l’inglese, scoprendo i dettagli del prototipo. Riguardo le specifiche tecniche, ci sono diversi punti da dover scoprire quando per la prima volta si potrà vederla in azione in pista, poiché ci sono stati diversi cambiamenti rispetto al progetto iniziale. La più grande modifica è stata fatta al motore, che ora è un V10 da 4,5 litri invece di un turbo V8 ispirato alla F1. Abbandonata, poi, anche l’idea delle quattro ruote motrici.
“L’ultima sfida è stata un cambiamento fondamentale rispetto al mio progetto iniziale, perché volevo un propulsore in grado di sviluppare 1000 CV, ma con un peso massimo di 150 kg sul lato della combustione. Un V8 turbo ce l’avrebbe certamente dato, ma ovviamente, non suona bene come un aspirato naturalmente. Penso che un sacco di gente è d’accordo con me nel dire che la colonna sonora della Formula 1 è stato il V10 ad alta velocità avuto fino alla fine del 2005″, ha spiegato.
Per adesso, il modello finale è in fase di produzione, poiché queste diverse richieste hanno generato dei tempi più lunghi di produzione. “É questione di tempo“, ha continuato Newey. “É quasi un anno, che abbiamo iniziato a produrre. Non solo da un punto di vista stilistico, ci sono altre cose che abbiamo cambiato. L’auto è un po’ più piccola della macchina che vedete ora, in lunghezza e larghezza. Penso che lo stile sia stato ulteriormente migliorato. Poi abbiamo avuto altre cose che abbiamo dovuto incorporare perché volevamo rispettare tutte le norme di sicurezza per il WEC. Sarà possibile correrci, però richiederà una riprogettazione, in particolare, dell’aerodinamica“.
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