Secondo il CEO della F2, Bruno Michel, adottando le giuste soluzioni, la griglia invertita può funzionare anche in Formula 1.

Secondo il CEO di F2 e F3, Bruno Michel, la griglia invertita può funzionare anche in Formula 1. Il boss delle categorie propedeutiche ritiene che l’espediente, con i giusti correttivi, possa contribuire a rendere più interessante il sempre tanto dibattuto format della gara Sprint.

Griglia invertita in Formula 1, Bruno Michel: “Se fatta correttamente, può funzionare”

L’ipotesi della griglia invertita in Formula 1 non ha mai realmente preso piede, incontrando resistenze su più fronti, sia da parte degli addetti ai lavori che degli spettatori. Tuttavia, l’idea è stata accarezzata più volte da parte dei vertici della categoria, almeno per quanto riguarda il format della gara Sprint. L’ipotesi di rendere la mini gara più accattivante ,invertendo i risultati della qualifica, è stata portata sul tavolo varie volte. Finora però nessun reale tentativo è stato fatto per renderla fattuale.

Nel podcast della F1, Beyond The Grid, il CEO di F2 e F3, Bruno Michel è stato interrogato in merito alla possibilità di introdurre questo espediente anche nella classe regina. Secondo Micheal si tratta di una strada percorribile, sulla falsariga di quanto già accade nelle categorie propedeutiche. Il CEO ha rivelato che Stefano Domenicali è infatti aperto a valutare ulteriori modifiche al formato dei weekend sprint, prendendo in considerazione anche la griglia invertita.

È assolutamente aperto a questo. Ci sono resistenze, ovviamente. Ma per me sarebbe sicuramente una grande opportunità, ma bisogna fare molta attenzione a quante auto si invertono e a quanti punti si attribuiscono”.

griglia invertita formula 1
Photo Credit: F1.com

Infatti, uno dei principali motivi per cui si fatica ad accettare tale soluzione in F1 sta nel fatto che molti la considerino antisportiva. Secondo Micheal però, è possibile adottare dei correttivi che rendano il sistema adeguato, premiando il merito ed evitando dunque una volontaria ricerca di un ‘brutto’ risultato in qualifica.

“Questo è l’elemento chiave di una griglia invertita, se la si fa correttamente, bisogna assicurarsi di una cosa: se non succede nulla durante un weekend di gara, se nessun pilota effettua sorpassi, il pilota che conquista la pole position dovrebbe avere più punti; il secondo dovrebbe avere il secondo maggior numero di punti e così via. È un esercizio piuttosto interessante”.

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Miriana Straccia

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