Ferrari Silverstone
Ferrari a Silverstone disastrosta. I nuovi aggiornamenti non si adattano alla SF-24. La causa si cela nelle sospensioni.

Il magro risultato ottenuto durante la gara del GP di Gran Bretagna a Silverstone è costato caro alla Scuderia Ferrari. Con soli 10 punti nel sacco, a Maranello hanno perso la retta via considerando che la sospensione (vecchia di 5 anni) non regge più i nuovi aggiornamenti.

Ferrari a Silverstone figlia di un brutto risultato

Il Gran Premio di Gran Bretagna tenutosi a Silverstone, è stato un ennesimo fallimento per la Scuderia Ferrari che è andata a punti soltanto con la SF-24 di Carlos Sainz (quinto) e Charles Leclerc fuori dalla zona punti – ancora una volta – a causa di una strategia sbagliata.

Evitando di stendere un velo pietoso sulle performance del team di Maranello, cerchiamo di soffermarci su quale può essere il vero problema perché a Silverstone è accaduto un evento che è tradotto come un grande campanello d’allarme: la SF-24 Evo è meno performante della vettura di inizio stagione.

Qualifiche Gran Bretagna
Photo Credit: Scuderia Ferrari X Account

Questo è avvenuto perché la vecchia specifica della monoposto di Maranello si sposava meglio con le lunghe e veloci curve di cui è caratteristico il tracciato di Silverstone, a differenza della nuova specifica che pasticciava un po’ e non rendeva la monoposto performante. Dati alla mano, i due piloti hanno testato le due specifiche differentemente nella giornata delle Prove Libere 1 e 2, optando di scendere in pista per la gara di domenica con la vecchia specifica pre-Imola.

Ma quale settore della monoposto è imputata a questo errore? Andando ad esclusione, il problema del porpoising è generato dal telaio delle nuove monoposto, in particolare dall’area che fa riferimento alle sospensioni, come spiegato da Fabiano Vanone in esclusiva per noi a Paddock GP.

Ferrari aggiornamenti
Photo Credit: Scuderia Ferrari Media Centre

“La Ferrari ha sospensioni vecchie di 5 anni. Questo vuol dire che un guadagno di carico aerodinamico si scarica prima sulle sospensioni che sugli pneumatici. La sospensione si può migliorare, ma lo schema rimane sempre lo stesso. Il grosso limite della Ferrari è il telaio che è concettualmente vecchio e questo vuol dire che questo componente non può più sopportare altre evoluzioni della vettura. L’errore è stato quello di continuare a insistere su una sospensione vecchia e il licenziamento di Enrico Cardile è arrivato perché si hanno avuto le conferme di ciò, seppur ciò l’aerodinamica può avere dei miglioramenti”.

Il porpoising (o bouncing) percepito dai piloti della Scuderia Ferrari dal GP di Spagna è dovuto dall’incremento del carico aerodinamico che non è ben gestito dalla vettura (quindi dalle sospensioni) che, inevitabilmente, va alzata per evitare l’effetto porpoising andando a discapito del carico aerodinamico che si perde.

Ferrari Silverstone
Photo Credit: Scuderia Ferrari HP X

Questa condizione è risolvibile il prossimo anno? “Lo vedo con difficoltà”, risponde Fabiano Vandone durante la nostra puntata di Paddock GP. “Dalla prossima stagione, la maggior parte degli aggiornamenti e costi saranno concentrati sullo sviluppo della vettura del 2026. Cambiare sospensione è costosissimo perché comporta costi elevati, delle simulazioni sul CFD e creare una banca dati che possa permettere di essere presenti ai test con una vettura funzionante non avendo dati alla mano”.

In parte, questo è lo stesso problema che ha avuto la Mercedes all’inizio della stagione 2024, cambiando la sospensione anteriore da push-road a pull-road e nelle prime gare non toccava terra e soffriva tremendamente il porposing.

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Raffaello Caruso

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