James Allison, direttore tecnico della Mercedes, ha espresso tutta la sua ammirazione per il giovane talento italiano Kimi Antonelli. L’ingegnere britannico si è mostrato entusiasta all’idea di poter lavorare un giorno con lui, pur riconoscendo che promuovere il diciassettenne in Formula 1 in questa fase iniziale della sua carriera costituisca un’enorme sfida per lui.
Allison attende Antonelli in Mercedes: “Bella sensazione pensare che prima o poi sarà con noi”
Non ci sono dubbi sul talento di Kimi Antonelli, così come sulla volontà di Mercedes di avere il giovane pilota in squadra nel prossimo futuro. Sebben Toto Wolff abbia a più riprese sottolineato la necessità di lasciare Antonelli crescere in pace, gli elogi nei suoi confronti non sono mai mancati così come le voci che lo vorrebbero pilota Mercedes già dal prossimo anno. Il direttore tecnico della scuderia, James Allison, è intervenuto sull’argomento nel podcast Beyond The Grid. L’ingegnere ha lodato ampiamente il talento di Kimi, affermando che nonostante la promozione in categoria sia un’enorme sfida, il giovane pilota ha tutte le carte in regola per poterla affrontare.
“Non posso ignorare il fatto che sia dannatamente bravo. Mentre mi preoccupo del presente, cioè di far funzionare la macchina, è una bella sensazione di ‘sottofondo’ per me quella di pensare che abbiamo questo giovane talento in erba che sta raccogliendo le sue forze e che prima o poi sarà con noi. Se può sostituire Lewis Hamilton? È una richiesta enorme, ma credo che se il talento c’è non avrà importanza. Quando Lewis è salito per la prima volta su una vettura di F1, credo che molte persone avessero le stesse preoccupazioni”.
Riflettendo sulla preparazione del debuttante per il passaggio alla F1, Allison ha paragonato Antonelli al suo compagno di squadra in F2, Oliver Bearman. Quest’ultimo ha impressionato molti grazie alla sua prestazione come sostituto di Carlos Sainz durante il Gran Premio dell’Arabia Saudita, mostrando come il livello di preparazione dei giovani piloti sia elevato.
“Ogni volta che un esordiente entra in Formula 1, è una richiesta enorme. Sì, sarà giovane. Sì, questo metterà un carico di pressione sulle sue giovani spalle. Ma se guardi al debutto di Ollie Bearman in Arabia Saudita, è un circuito difficile. Era in quella macchina all’ultimo minuto e guarda come si è comportato, la maturità con cui si è comportato. Se il pilota ha il temperamento e l’abilità, si farà avanti per quella richiesta e tutto fa pensare che Andrea abbia queste caratteristiche. Quindi una richiesta enorme, ma se c’è il talento, lui risponderà in un modo che farà dire a tutti ‘accidenti!'”.
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