Red Bull accusa McLaren di usare fori di raffreddamento dei freni non conformi al regolamento previsto dalla FIA.

McLaren si ritrova sotto analisi dopo la segnalazione di Red Bull alla FIA riguardo alcuni fori di raffreddamento sospetti nell’impianto frenante della MCL38, tappati con del nastro adesivo nelle ultime due gare.

McLaren fa paura a Red Bull

E’ la volta della McLaren ad essere nel mirino della FIA, data la segnalazione del diretto concorrente Red Bull riguardo a dei fori di raffreddamento sospetti nell’impianto frenante della vettura papaya. McLaren, in questa stagione, ha compiuto un salto prestazionale davvero notevole, tanto da mettere in dubbio i piani di Red Bull, che vedevano nuovamente Max Verstappen dominante nel Mondiale Piloti tanto quanto la squadra in quello Costruttori. Proprio i tecnici di Milton Keynes stanno esaminando attentamente la MCL38 da settimane, cercando di comprendere le migliorie introdotte con gli ultimi aggiornamenti, oltre che chiedere chiarimenti alla FIA riguardo a soluzioni che potrebbero non essere conformi al regolamento.

McLaren Red Bull
Photo Credit: Formula 1 X

I riflettori, inizialmente, puntavano sulle ali anteriori flessibili a Imola, i cui flap si inclinano notevolmente sopra una certa velocità e, di conseguenza, sopra un certo carico per migliorare l’efficienza della monoposto, spostando il bilanciamento verso l’asse posteriore nelle curve più veloci. Questa soluzione è stata inizialmente adottata non solo dalla McLaren, ma anche dalla Ferrari e successivamente dalla Mercedes a partire da Monaco. Tuttavia, la Federazione non è intervenuta nei confronti delle scuderie perché le ali superavano ampiamente i test statici previsti dal regolamento.

Prima le ali, ora l’impianto frenante

Ora, nel mirino di Red Bull, è finito il sistema di raffreddamento dell’impianto frenante della McLaren. La scuderia di Horner avrebbe notato alcuni fori sulla cover delle pinze anteriori e posteriori che, secondo il regolamento, non dovrebbero essere presenti durante le sessioni di sabato e domenica. Infatti, ai team viene concesso di installare delle termocoppie, per cui i fori potrebbero servire proprio a far passare i cavi di questi sensori. Questo avviene nelle sessioni di prove libere del venerdì per rilevare la temperatura all’interno del tamburo di ventilazione dei freni. Tuttavia, questi fori devono essere chiusi a partire da sabato mattina e per tutto il resto del weekend di gara.

Secondo Auto Motor und Sport, la Red Bull sospetta fortemente che la McLaren abbia creato un secondo canale di raffreddamento non consentito. Esso avrebbe aiutato la MCL38 a mantenere sotto controllo le temperature degli pneumatici, riducendone il degrado termico. Questo potrebbe spiegare perché Norris e Piastri siano così efficaci nella parte finale dello stint con gomme usurate, più che all’inizio con gomme nuove. Su questo fronte, la Red Bull era praticamente imbattibile nel 2023 e all’inizio del 2024.

McLaren Red Bull
Photo Credit: McLaren Media Site

Per Red Bull, i suddetti fori sarebbero stati aperti in alcune gare, cosa che avrebbe fatto anche una seconda presunta squadra, come riporta FormulaPassion.it. Una volta notato questo dettaglio, la scuderia di Milton Keynes ha immediatamente segnalato la questione alla FIA. La Federazione ha poi esaminato il componente incriminato ed è giunta ad una conclusione: nelle ultime due gare in Austria e Gran Bretagna, McLaren ha effettivamente chiuso i fori con del nastro adesivo.

Effettivamente, nelle ultime due gare tenutesi in Austria e in Gran Bretagna, il vantaggio della MCL38 in termini di usura gomme è diminuito. Questo dato, perciò, rafforza la tesi di Red Bull riguardo una possibile irregolarità tecnica.

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Alessandra Mottadelli

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