Il mondiale di F1, fin dalla sua istituzione, ha affrontato diversi cambiamenti, l’ultimo dei quali sarà quello che vedrà l’avvento delle nuove regole nel 2026, argomento di cui abbiamo parlato con Fabiano Vandone. Ospite nella nostra puntata di Paddock GP, Vandone ha analizzato quelle che saranno le future sfide, senza nascondere gli eventuali rischi.
Regole F1 2026: l’analisi di Fabiano Vandone, tra rischi e sfide
Nel 2026 la F1 affronterà un nuovo cambio di regole, uno dei più grandi di questo sport, come detto anche da Fabiano Vandone nella nostra puntata di Paddock GP. I regolamenti tecnici, alla fine del mese di giugno, sono infatti stati approvati dal Consiglio Mondiale, anche se i dubbi non mancano. Alcune norme non sembrano ancora chiare, altre invece rischiano di portare a battaglie che vanno oltre la pista. Questioni che i team hanno sollevato fin da subito.
“La Formula 1 ci ha abituato a grandi cambiamenti; in questo caso il cambiamento sarà il più grande in assoluto che la Formula 1 ha affrontato. Cambierà il motore ma anche tutta la parte aerodinamica; si ritorna a vetture a fondo piatto tradizionali. Il fatto di non aver ancora annunciato, da parte della FIA, come sarà il fondo serve proprio per tenere fermi gli ingegneri, perché è dal fondo che parte la progettazione di una nuova monoposto”. – Fabiano Vandone
“Dato che c’è un divieto di lavorare sulla monoposto 2026 fino al 1° gennaio 2025, per essere sicura la FIA ha deciso di non dare adesso le specifiche del fondo perché non sarebbe in grado di controllare chi già inizia lavorare e quindi ad investire sulla macchina 2026. Il fatto di non aver ancora annunciato il fondo è perché c’è la volontà di congelare questi progetti. Sarà veramente una sfida tecnica molto importante; la vedo in percentuale meno aerodinamica, meno telaio, ma molto di motore. Quindi chi troverà la configurazione giusta del motore, le strategie ibride ottimali e soprattutto il carburante con le specifiche più idonee a far funzionare il proprio motore termico rischia di ricreare il dominio Mercedes dal 2014 al 2020“. – Fabiano Vandone
I nuovi carburanti il vero problema?
Tra le tante novità che scenderanno in pista con le monoposto 2026, una delle maggiori è quella che riguarda i nuovi carburanti. FIA e F1 hanno infatti sposato l’obiettivo delle zero emissioni entro il 2030, motivo per cui le benzine che alimenteranno la nuova era di F1 saranno sintetiche. Anche in merito a questa decisione sono però sorti alcuni dubbi. Il primo riguarda una possibile lotta di potere tra chi fornirà tali carburanti. Il secondo, come dettoci da Fabiano Vandone, riguarda invece le possibili difficoltà nel controllare come effettivamente saranno composte tali benzine.
“Diciamo che il rischio din una guerra tra fornitori effettivamente c’è e bisogna affrontarlo. Il vero pericolo è che essendo chimica pura la FIA non abbia modo assoluto di poter controllare che cosa ci sarà dentro questi carburanti. Una volta che sono mescolati è facile dire quello che non c’è o quello che è stato messo che magari dovrebbe essere vietato; quindi il controllo dei carburanti sarà veramente la sfida più grande che dovrà affrontare la FIA. Io vedo comunque anche tutta la parte elettrica molto complessa da gestire, perché cambia veramente tutto ma anche l’utilizzo proprio. I regolamenti prevedono che se sei in testa non hai diritto a tutta la potenza del motore, che viene d’ufficio tagliata proprio perché sei in testa. È un DRS di motore, di potenza. Sono tutte situazioni che premieranno nel primo anno il più furbo, quello più capace di creare e di interpretare il motore”. – Fabiano Vandone
LEGGI: “La FIA presenta la nuova era di F1”
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