KTM Acosta
Pedro Acosta si trova in Austria in visita alla Casa di Mattinghofen: "Andrò alla fabbrica KTM per vedere, conoscere e sapere".

Pedro Acosta, durante questa pausa estiva, si recherà in Austria per andare a vedere come viene svolto il lavoro all’interno della fabbrica di Mattinghofen, per parlare faccia a faccia con tutti i collaboratori presenti, chiarire le cose che ancora non ha capito e avere così un quadro completo della situazione che sta vivendo KTM.

Acosta: “Andrò in Austria per una settimana, o quello che serve”

Pedro Acosta, il pilota della GasGas Tech3, attualmente è sesto in classifica generale, primo delle KTM, con 110 punti. Ora è tempo di pausa estiva, ma domenica pomeriggio lo spagnolo ha spiegato i suoi piani, distanti da quelli soliti di un ragazzo di vent’anni. Pedro infatti si recherà in KTM, accompagnato dal suo responsabile tecnico, Paul Trevathan, e dal suo responsabile delle sospensioni, Miguel Olivenza, per capire con chi deve parlare, “chi comanda” e per capire se la sua scommessa su questo costruttore è quella giusta.

Lunedì (ieri, ndr) andrò in Austria per una settimana, o quello che serve. Andrò alla fabbrica (KTM) per vedere, conoscere e sapere. Ho un biglietto di sola andata ma non di ritorno. Vedremo per quanti giorni o settimane resterò lì. È sempre meglio comunicare le cose faccia a faccia, anche se devo rimanere lì per una o due settimane. Ogni giorno ci sono nuove domande, diversi modi di vedere le cose e c’è sempre qualcosa da fare in una fabbrica. Anche per conoscere le persone, anche se sono con loro da molto tempo, il team della Moto3 è molto diverso, ci sono solo tre persone, in Moto2 eravamo su una Kalex, quindi non conosco tutte le persone che lavorano al progetto e penso che sia importante sapere chi posso usare in certi momenti e perché”. Ha spiegato Pedro.

KTM Acosta
Photo Credit: Pedro Acosta X

Durante il GP di Germania, la KTM ha salutato il suo responsabile tecnologico, l’italiano Fabiano Sterlacchini, ex braccio destro di Gigi Dall’Igna alla Ducati, che dopo tre anni non ha rinnovato il suo contratto per il 2025 e i capi della KTM hanno preferito che lasciasse il suo incarico a partire da questo fine settimana. “Non so cosa sia successo”, dice Acosta. “Vedendo quello che è successo questo fine settimana al Sachsenring, sarebbe successa la stessa cosa con Fabiano o senza di lui. La conclusione a cui sono giunto è che è un po’ strana la gestione delle gare in KTM, perché Fabiano non è venuto a tutti i Gran Premi, e l’ho visto solo in tre di quelli a cui ho partecipato”.

“Uno dei motivi per cui volevo andare in Austria era quello di sedermi con lui (Sterlacchini) e farmi spiegare molte cose che, magari per un altro pilota, possono essere molto naturali o normali perché è qui da molto tempo e ha visto molte cose, ma io non le capisco e non trovo nessuno che sappia spiegarmele. Una delle motivazioni principali per cui andrò in Austria era quella di sedermi con lui e parlare di queste cose”. Cosa che per ovvi motivi non sarà più possibile.

Acosta MotoGP Sachsenring
Credit: Pedro Acosta profilo X (@37_pedroacosta)

Il divario tra KTM e Ducati è ancora ampio, nello stesso weekend di gara le moto austriache sembrano essere in un momento di stallo. Insisto: Roma non è stata costruita in un giorno, non so se avremo una torre come quella di Pisa, ma cercheremo di farla dritta”. Acosta andrà in KTM per sapere se sta spingendo nella stessa direzione. Il fenomeno ha idee e obiettivi chiari, che non sono altro che quello di diventare, prima o poi, campione della MotoGP.

La prima cosa che farò quando arriverò sarà conoscere la gente e vedere cosa succede, come funziona tutto e cosa fanno tutti. Quando andrò a dormire e capirò tutti i ruoli e chi comanda in un posto e chi comanda nell’altro, chi è il capo del telaio e chi è il capo dall’altra parte, perché si fanno le cose? Perché adesso è molto facile criticare, chiedere o pretendere cose che io, per il momento, non so come vanno. Preferisco prima scoprire come vanno le cose e perché le cose non si fanno o perché si fanno, o chi dà il potere a uno o lo toglie all’altro, per sapere da che parte andare. Sapevo fin dall’inizio (prima di passare in MotoGP) che volevo essere qui, e voglio esserlo ancora. Nessuno mi ha messo nella tana del leone, ora sta a me uscirne”. – Ha concluso Acosta

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Deborah Lazzaro

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