Gara GP Americhe Bagnaia
Pecco Bagnaia pensa solo a se stesso senza preoccuparsi di Marc Marquez o degli haters: "Se iniziano a detestarmi non me ne frega".

Pecco Bagnaia è ormai da qualche anno il campione da battere in MotoGP. Dall’anno prossimo lo attende la nuova sfida tra titani con Marc Marquez in Casa Ducati, cosa che non lo allarma particolarmente, e riguardo ai suoi detrattori ammette: “Se per questo motivo la gente inizia a detestarmi, non me ne frega niente“.

Bagnaia: “Lavoro per me stesso e il mio team”

Pecco Bagnaia in questo momento è indubbiamente il pilota più forte della MotoGP. Il bicampione mondiale, infatti, sta puntando a vincere il terzo titolo iridato dopo aver ripreso la testa della classifica prima della pausa estiva, contando fino ad ora sei vittorie nelle prime nove gare. Ora il piemontese è il pilota Ducati con più vittorie (23) nel suo palmarès.

Dalla prossima stagione 2025 il suo compagno di squadra sarà Marc Marquez, ma l’italiano non ne è assolutamente preoccupato ed è concentrato a pensare al suo lato del box: A me sinceramente non interessa molto, lavoro per me stesso e con il mio team, chiunque sia il mio partner, sto bene. La cosa più importante è mantenere sereno il clima all’interno del box e sono sicuro che non cambierà. Mi piacciono questo tipo di sfide“.

Gara GP Germania Bagnaia
Photo Credit: Francesco Bagnaia X

il pilota di Chivasso sa usare al meglio il mezzo che ha a disposizione coniugandoli ai suoi punti di forza personali, tra cui la partenza. “Quando parto dal fondo non ho problemi a tornare subito davanti. A volte sono partito 13° e ho vinto la gara, le persone lo dimenticano. Quando ti qualifichi bene nascondi il tuo istinto predatorio e la capacità di sorpassare“, ha detto Pecco Bagnaia. “Si dice tanto che in MotoGP oggi non si sorpassa, ma se sei veloce e capace in un modo o nell’altro riesci a sorpassare“. Quando vinci tanto si comincia anche ad essere presi in antipatia da una minoranza di tifosi. Se per questo motivo la gente inizia a detestarmi, non me ne frega niente“.

E come ha ricordato Davide Tardozzi in certe occasioni viene fuori il carattere del fuoriclasse che è Pecco: “Il giorno dopo a Barcellona, ​​non piangeva, ma ha vinto. Penso che Pecco sia il più duro con se stesso quando commette errori. E lui ce lo ammette sempre e soprattutto chiede scusa alla squadra. Credo che in futuro imparerà molto da quegli errori e continuerà a crescere. È due volte campione del mondo, ma continua a lavorare su se stesso per maturare in quelle cose che a volte sono questione di concentrazione. Credo che a Barcellona fosse già troppo sicuro di avere la vittoria in tasca. Quindi a volte devi rimanere concentrato fino alla bandiera a scacchi“.

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Deborah Lazzaro

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