Dopo il primo weekend in Qatar che sembrava presagire la continuazione dell’andamento 2023 anche nel 2024, con Ducati e KTM a dettare il passo, la casa austriaca si è un po’ persa e non è più riuscita ad impensierire seriamente Borgo Panigale. Chi sta soffrendo di più questa situazione è sicuramente Brad Binder che, dopo una stagione molto buona lo scorso anno, non sta riuscendo a ripetere le prestazioni di cui è capace.
Binder: “Ducati sembra di un’altra categoria rispetto a KTM”
La KTM di quest’anno non è sicuramente all’altezza di Ducati anzi, rispetto allo scorso anno il divario è aumentato. Chi ne sta risentendo di più è sicuramente Brad Binder che, da finire 4° in campionato e battagliare con le Ducati in quasi ogni gara, è passato al non essere nemmeno la prima KTM in classifica. Ducati sembra aver compiuto un passo avanti molto grande che KTM non è stata in grado di seguire, distanziandosi ulteriormente dalle prestazioni della rossa. Binder si augura che qualcosa possa cambiare durante la pausa estiva, e a Motorsport.com racconta le sue sensazioni e i problemi che che secondo lui affliggono KTM:
“È chiaro che dobbiamo trovare qualcosa perché quelli davanti a noi hanno dato l’impressione di essere di un’altra categoria. Questa è stata la storia delle ultime gare. Dobbiamo cercare di trovare un po’ di ritmo per provare a stare con loro”.
Nonostante i grandi sforzi di messa a punto e di setup da parte di tutto il team, i risultati non sono ancora soddisfacenti, sebbene la moto sia migliorata anche durante il weekend del Sachsenring:
“La moto andava molto meglio, tutto era molto più facile da gestire. Poi abbiamo fatto un altro grande passo per la gara, che ci ha aiutato, con una moto che si fermava un po’ meglio. Ci manca ancora la capacità di prendere molta velocità per sorpassare rispetto agli altri. Non abbiamo una grande trazione in uscita di curva perché ci fermiamo molto forte in entrata. Abbiamo apportato alcuni cambiamenti radicali e abbiamo capito la direzione da seguire per cercare di mantenere le prestazioni, soprattutto in gara”.
“Più di ogni altra cosa, credo che ciò di cui abbiamo bisogno sia soprattutto una chiara comprensione di dove stiamo andando. Questo fine settimana [in Germania] abbiamo giocato molto con l’equilibrio e abbiamo finito per fare cose che non avevamo mai fatto prima, che non hanno molto senso ma che hanno migliorato un po’ la moto. Quindi è chiaro che dobbiamo capire un po’ meglio le cose”.
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