Pramac Ducati Yamaha
Il team Pramac dopo tanti anni al fianco di Ducati lascia a sorpresa la casa di Borgo Panigale per passare in Yamaha.

Se qualcuno avesse osato dire, anche solo qualche mese fa, che Pramac avrebbe lasciato Ducati per sbarcare in Yamaha, sarebbe stato giudicato di sicuro come fuori di testa. Il rapporto tra il team toscano e la casa di Borgo Panigale sembrava essere indissolubile, soprattutto nelle ultime stagioni in cui Pramac ha letteralmente dominato in rapporto agli altri team satellite. Ma nel 2023 qualcosa sembra essersi rotto irreparabilmente e Yamaha è stata scaltra ad inserirsi nella faccenda al momento giusto, soffiando a Ducati uno tra i team satellite più ambiti in MotoGP.

Le cause che hanno portato ad una separazione inaspettata

Le motivazioni che hanno portato a questo divorzio non sono poche, ma di sicuro la scelta di Ducati di ingaggiare Marc Marquez ha giocato un ruolo importante, come ha dichiarato lo stesso Campinoti ai microfoni di Sky Sport MotoGP in un’intervista rilasciata nel weekend di Assen: “Quando c’è stata la scelta di Marquez al posto di Martin mi ha fatto fare delle considerazioni diverse. Vale a dire che non c’era più bisogno di uno ‘Junior team’ e quindi sinceramente non mi sono sentito più parte integrante o fondamentale di questo progetto.” Prima di queste divergenze Pramac ha avuto un ruolo importante nella filosofia che Ducati ha condotto negli ultimi anni, che bisogna dire, ha portato grossi frutti al team ufficiale non dimenticando i passaggi nel team factory di Miller, Petrucci, Iannone e soprattutto Pecco Bagnaia che ha portato la rossa alla vittoria del mondiale dopo 15 anni dall’ultima vittoria iridata.

Pramac Ducati Yamaha
Photo Credits: Pramac Racing pagina Facebook

Le prospettive future nella nuova esperienza con Yamaha

Il team toscano ha accettato una sfida stimolante ma allo stesso tempo complicata, viste le condizioni in cui versa la M1 da ormai qualche anno. Il passo in avanti è stato fatto quanto meno nella considerazione che avrà il team Pramac all’interno del mondo Yamaha, difatti la squadra italiana sarà considerata come un’estensione del team ufficiale, al contrario della precedenza esperienza in Ducati in cui il team toscano ha goduto si di un trattamento da ufficiale, ma è rimasto comunque confinato al ruolo di team satellite o tutt’al più team junior. Saranno anni di sofferenza i prossimi, ma in ottica cambio di regolamento nel 2027, Pramac giocherà un ruolo importante e affiderà tutte le sue speranze alla casa di Iwata, affinchè Yamaha porti in pista una moto competitiva che possa battagliare in vetta alla classifica e far recitare un ruolo da protagonista al team di Paolo Campinoti.

Pramac Ducati Yamaha
Photo Credits: Prima Pramac pagina Facebook

La scelta dei piloti per la prossima stagione

Le intenzioni di Paolo Campinoti sono importanti, la nuova avventura è stimolante e la scelta dei piloti per la prossima stagione vuole essere di quelle notevoli. Parrebbe che il patron di Pramac abbia provato a soffiare a KTM Enea Bastianini e Alberto Giribuola, Pigiamino per i frequentatori del paddock, ma alla fine il tecnico ha optato per la permanenza nel team austriaco e Bastianini ha deciso di seguire il Pigiamino. Incassato il no da Enea Bastianini e da Fabio Di Giannantonio, che ha deciso di rimanere nel team VR46, Pramac punta ad un pilota d’esperienza, Jack Miller e Miguel Oliveira i maggiori indiziati, da affiancare ad un rookie proveniente dalla Moto2. Una cosa è certa: il team toscano ha sorpreso tutti mischiando le carte in tavola per quanto riguarda le squadre satellite.

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Fabio Mannella

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