Per Jorge Martín questa sarà l’ultima stagione in sella ad una Ducati del team Pramac, unica moto con la quale ha corso durante le sue 4 stagioni in classe regina. Per lo spagnolo, che puntava a diventare pilota ufficiale, non è stato facile decidere di lasciare quella finora è stata la sua casa. Durante il World Ducati Week di Misano, Martín è tornato a parlare del suo rapporto con Ducati e del suo futuro, raccontando anche di come lui e Pramac ora siano più soli.
Martín: “Con Ducati e Pramac siamo cresciuti insieme”
È proprio durante il WDW, evento che Ducati organizza per i proprietari e i fan del suo marchio, che Jorge Martín è tornato a ripercorrere la sua storia con la casa Borgo Panigale. Nelle ultime due stagioni il numero #89 di Ducati sembra essere l’unico a poter competere con Bagnaia per il titolo mondiale ma, nonostante ciò, Martín ha dovuto lasciare ogni speranza di approdare in Ducati Factory dopo l’annuncio della firma di Marc Márquez. Per lo spagnolo non è stato facile accettare di non essere la prima scelta di Ducati dopo ciò che ha dimostrato in pista.
Queste sono state le parole di Martín ai colleghi di GPOne.com:
“E’ stata una bella storia con Ducati e Pramac, non abbiamo ancora chiuso il cerchio, ma credo che siano stati anni di sviluppo della moto, della squadra, direi che siamo cresciuti insieme. Quando sono arrivato la Ducati non era la moto migliore, non aveva ancora vinto nessun titolo. Ma con Pecco, Enea Bastianini e anche con me, credo che il progetto sia cresciuto. È un peccato non poter continuare, ma sono felice di essere qui (a Misano questo weekend). Forse non sarà il mio ultimo WDW, forse tornerò in futuro. Ma ora le cose stanno così”.
Il pilota del team Pramac ha poi commentato ciò che è successo durante la gara del weekend del Sachsenring, prima della pausa estiva. Martín infatti, che arrivava in Germania da leader del Campionato, dopo aver trionfato nella Sprint Race è incappato in un errore nella gara lunga. Con il suo zero e la vittoria di Bagnaia, Martín ha perso la leadership del Campionato e inizierà la seconda parte della stagione da inseguitore:
“Penso che in Germania, quando avevo il contratto con l’Aprilia e tutto era chiaro, ero molto veloce, più di chiunque altro; ho commesso un errore, ma è sufficiente imparare da esso, l’importante era essere ad alto livello ed ora mi sento molto bene. Non devo fare nulla di particolare, sono in perfetta forma e penso di essere abbastanza bravo per finire le gare. Credo di aver fatto un buon passo avanti e penso che se lavoriamo bene, possiamo almeno rimanere in lotta fino alla fine“.
Un ultimo commento è rivolto alla situazione attuale in Prima Pramac. Oltre a Martín, che il prossimo anno correrà con Aprilia, anche Pramac lascerà la collaborazione con Ducati per iniziare una nuova avventura in Yamaha. Questa situazione secondo il pilota farà si che la squadra si unisca ancora di più:
“Penso che in Pramac sia tutto normale, non è che sia cambiato molto rispetto a prima, ma questi cambiamenti futuri ci hanno avvicinato come squadra. […] Alla fine abbiamo capito… non è che siamo soli, ma sicuramente siamo più soli rispetto alle stagioni passate. Prima avevamo la sicurezza di continuare con la Ducati, si potevano superare facilmente molte cose. Ora, come squadra, dobbiamo unirci ancora di più per dare il 100%”.
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