Per Fabio Quartararo le ultime stagioni con Yamaha sono state caratterizzate da grandi difficoltà . Nonostante ciò, il francese ha deciso di continuare ad avere fiducia nel progetto giapponese già a partire dall’inizio della stagione, firmando il rinnovo con Yamaha. Tra le motivazioni che lo hanno spinto a prendere questa decisione c’è l’ingaggio di Massimo Bartolini, ex responsabile della performance in Ducati.
Massimo Bartolini è stato fondamentale per la scelta di Quartararo
Dopo aver vinto il Mondiale 2021 della MotoGP ed essersi abituato a combattere per le posizioni di testa, Fabio Quartararo si trova ora nella difficile situazione di dover combattere con una Yamaha non all’altezza della concorrenza. La sua attuale quindicesima posizione in campionato con soli 44 punti è il sintomo evidente di un malessere tecnico che dura da più stagioni. Le concessioni stanno aiutando un po’ la casa giapponese ad avvicinarsi alle avversarie europee ma ci vorrà ancora molto tempo per tornare ai livelli del passato.
Nonostante tutti fossimo pronti a raccontare dell’addio di Fabio Quartararo a Yamaha a fine stagione, il francese ci ha sorpreso con un rinnovo pluriennale firmato all’inizio dell’anno. Ancora prima di vedere quale sarebbe stata la prestazione della moto in pista, Quartararo ha deciso di continuare a dare fiducia alla casa che gli ha permesso di vincere il suo primo titolo mondiale. Un’importante tassello che ha portato alla decisione di Quartararo è stato l’ingaggio da parte di Yamaha di Massimo Bartolini, ex responsabile della performance in Ducati:
“Il suo approdo in squadra è uno dei motivi principali per cui sono rimasto. Si intende di propulsore e di elettronica, inoltre sa come dare fiducia a un pilota. Un aspetto, questo, davvero importante. Le sue informazioni mi hanno convinto a restare e poi volevo lavorare con lui. Il suo ingaggio è stato un rischio, ma devo dire che ha cambiato completamente il mio modo di pensare“. Queste le parole di Quartararo a Speedweek.
Per quando riguarda la futura collaborazione tra Yamaha e Pramac, Quartararo spiega come secondo lui è importante che tutte e quattro le moto in pista siano uguali in tutto e per tutto, così da massimizzare lo sviluppo. Quando il francese ha firmato il rinnovo, le trattative con Pramac erano già in corso ma ancora molto distanti dall’essere finalizzate:
“Quando ho firmato le trattative erano già avviate, ma non si sapeva se la cosa sarebbe andata in porto. In ogni caso, se avessi percepito che l’approccio era lo stesso di prima non sarei rimasto. Personalmente non lo considero un team satellite, ma un’estensione di quello ufficiale. Le motociclette dovranno essere uguali per pensare di poter migliorare molto e velocemente”.
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