Arrivati alla pausa estiva già presente nel calendario della MotoGP arrivano i bilanci sulla prima parte di stagione 2024 con i nostri top e flop in classe regina. Dopo un inizio con alcuni errori per Francesco Bagnaia, il campione del mondo ha ripreso in mano la situazione, dimostrando nell’ultimo mese e mezzo di essere l’uomo da battere. Non mancano le note negative in questo 2024 che andremo a scoprire in seguito.
MotoGP 2024 Top e Flop: Francesco Bagnaia, Marc Marquez e Pedro Acosta i migliori
Francesco Bagnaia (Lenovo Racing Team Ducati)
Un inizio non al top, soprattutto nelle sprint con addirittura tre ritiri consecutivi tra Spagna, Francia e Catalogna, ma proprio sul circuito di Barcellona, è iniziata la nuova rimonta di “Pecco”, con quattro vittorie consecutive nelle gare lunghe, conquistate tra l’altro in maniera differente ogni volta e a cui vanno aggiunti due primi posti ed un terzo posto nella recente sprint di Germania. Bagnaia ha dimostrato di essere come il vino, ovvero migliorarsi ogni volta, ma soprattutto di avere con merito il numero 1 sul cupolino.
Marc Marquez (Gresini Racing)
L’otto volte campione del mondo merita di essere tra i top di questa prima parte di stagione 2024 per numerosi motivi. Il primo è per essere tornato competitivo sin dal primo appuntamento, una cosa che non bisognava dare per scontato, dopo ultimi anni non positivi con Honda HRC e soprattutto dopo una lunga serie di infortuni. Inoltre ha riportato il team Gresini Racing ad essere una delle squadre protagoniste del campionato ed in lizza per il titolo piloti, proprio con El Cabroncito. Infine quella di essere diventato il prescelto per guidare la Ducati ufficiale nel 2025 a fianco di Bagnaia, battendo un’agguerrita concorrenza. Nei primi nove appuntamenti sono arrivati cinque podi nelle sprint e quattro nelle gare lunghe, senza però mai trovare il gradino più alto del podio, ma che potrebbe arrivare già in questa seconda parte di 2024.
Pedro Acosta (GASGAS Factory Racing Tech3)
L’ultimo nome è quello dell’unico rookie presente in MotoGP 2024, ovvero Pedro Acosta. Il classe 2004 sembra essere nella classe regina del Motomondiale da molti più anni eppure già dalla prima gara ha fatto vedere tutto il suo potenziale. Lo spagnolo della squadra satellite di Tech3 Racing è salito per tre volte sul podio nella sprint e per due volte su quella della gara lunga della domenica, portando a KTM quasi la totalità dei punti in ottica classifica costruttori, diventando il pilota di riferimento della casa austriaca e dal 2025 guiderà la moto ufficiale a fianco di Binder, dove probabilmente sarà sin da subito la prima guida.
MotoGP 2024 Top e Flop: Jack Miller, Augusto Fernandez e Luca Marini i peggiori
Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing)
Tra i piloti che hanno accusato il debutto di Pedro Acosta in MotoGP, c’è ovviamente Jack Miller. Il pilota australiano sembrava già ad inizio anno correre da separato in casa e certo di non guidare la RC16 Factory nel 2025, ma dopo le altre ufficialità, comprese quelle di Bastianini e Vinales nel 2025 con Tech3 Racing, Miller dovrà trovarsi una nuova sella per il prossimo anno. Un’annata non iniziata bene, con il GP del Portogallo con buoni piazzamenti, mentre in tutti gli altri GP sono arrivati ritiri e piazzamenti fuori dalla Top10.
Augusto Fernandez (GASGAS Factory Racing Tech3)
Altro pilota che ha accusato l’approdo di Acosta in MotoGP è stato il compagno di squadra Augusto Fernandez. Il pilota con il numero 37, lo scorso anno si era dimostrato un buon rookie, mentre quest’anno non solo non è riuscito a migliorarsi, ma ha oltretutto peggiorato i piazzamenti dello scorso anno. Essere il compagno di squadra di Acosta non sarebbe stato facile per almeno altri 15 piloti presenti attualmente in MotoGP, ma Augusto Fernandez ha avuto questo arduo compito e sta rischiando di non trovare una sella nella classe regina del Motomondiale per il prossimo anno.
Luca Marini (Honda HRC Repsol)
L’annata di Honda è tra le peggiori di sempre e di questa situazione, sta accusando il colpo Luca Marini. Il pilota italiano è arrivato quest’anno nella casa giapponese con il suo ruolo da collaudatore e comunicatore per provare a risollevare questo storico marchio. Il compito non si sta dimostrando facile, ma ottenere in Germania il primo ed unico punto, dopo nove appuntamenti stagionali (e per di più grazie ad una penalità inflitta a fine gara ad Augusto Fernandez) lo portano ad essere il peggiore di tutti i piloti titolari e soprattutto degli hondisti.
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