La pausa estiva è ormai giunta al termine con i team di F1 pronti a riprendere la battaglia tra pista e aggiornamenti, Ferrari compresa. La Scuderia di Maranello è chiamata a dare un forte segnale, provando a riprendere i rivali che, finora, sembrano aver lavorato meglio.
Aggiornamenti Ferrari in arrivo
Non sarà un compito semplice quello a cui è chiamata la Ferrari in questa seconda metà dell’anno. Nel cammino che ad inizio mondiale l’aveva posta come possibile anti-Red Bull qualcosa è infatti andato storto. Il primo pacchetto di aggiornamenti portato a Imola è risultato complicato da comprendere, motivo per cui in casa Ferrari si è stati costretti a qualche passo indietro. Alle sue difficoltà si è inoltre unito il buon lavoro da parte dei rivali, McLaren e Mercedes soprattutto. Una situazione che ha inevitabilmente portato ad un cambio di forze in pista. Il team di Woking ha così guadagnato il secondo posto in classifica Costruttori, mentre alla corte di Toto Wolff le rinate W15 sono riuscite a surclassare le SF-24 in pista.
Rispetto al 2023 il passo avanti si è visto, ma ad oggi in casa Ferrari è necessario farne di ulteriori per stare in lotta con la concorrenza. Soprattutto vista una Red Bull non più dominante. La pausa estiva dovrebbe essere così servita per rimettere in ordine le idee. La rivoluzione iniziata fin dall’arrivo di Frédéric Vasseur ha già dato i primi frutti, motivo per cui ora serve alimentarla ulteriormente. Per la ripresa del mondiale a Zandvoort sembra esserci dell’ottimismo, ma i dati del simulatore non basteranno a tornare a competere per le alte posizioni.
Per poter riprendere il secondo posto in classifica, e sperare dunque nella lotta al titolo, la Ferrari avrà bisogno di mostrarsi forte anche dal punto di vista tecnico. Il passo falso fatto con gli sviluppi necessita di essere recuperato. Il ritorno dell’odiato porpoising sulla SF-24 ha infatti messo in crisi le prestazioni di Carlos Sainz e Charles Leclerc. La monoposto è risultata meno stabile e, di conseguenza, più difficile da guidare. Un fattore che i risultati in pista hanno poi ben rispecchiato. La Ferrari è così scivolata dall’essere seconda forza in pista a quarta, superata come detto anche dalle due Mercedes che, inizialmente, sembravano senza speranze.
A Maranello però non è mancato il lavoro, con analisi continue che hanno occupato ben 3 appuntamenti iridati vista l’impossibilità di eseguire test diversi da quelli simulati. La pazienza ha però portato a risultati soddisfacenti che hanno condotto la Scuderia a prendersi quella boccata di aria fresca necessaria per proseguire al meglio nelle restanti 10 gare stagionali. Come scritto da Paolo Filisetti su La Gazzetta dello Sport, dall’Olanda si attendono quindi alcune novità per correggere il tiro. Gli sviluppi, sempre come riportato, non avranno come protagonista solo l’ostica aerodinamica. A cambiare, anche se non in maniera invasiva, saranno anche le sospensioni a livello di cinematismi interni. Tale lavoro dovrebbe infatti essere il preludio di un cambiamento radicale previsto per il mondiale 2025, stagione per cui i team sono già all’opera.
LEGGI: “GP Olanda: il programma del weekend”
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