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Alpine non è più al sicuro: il team rischia di dover salutare il Mondiale, dopo le diverse crisi interne che non hanno trovato ancora sfogo. Come andrà?

Alpine non naviga in acque tranquille, ed i sogni e le ambizioni di qualche stagione fa sembrano naufragare. Il team francese, entrato in F1 dopo la breve esperienza ufficiale di Renault, si trova senza grandi vie d’uscita, ed un caos interno a da terremoto. Per riuscire a capire come potrebbe evolvere la situazione, e se possa avere risvolti positivi, bisogna analizzare tutti gli stravolgimenti interni, e quelli che circolano attorno alla squadra di Enstone.

In casa Alpine diluvia da un po’: cos’è successo negli ultimi mesi

L’Alpine F1 Team, legata a Renault, sta attraversando un periodo di grande turbolenza, tanto all’interno quanto all’esterno della pista. Dopo un inizio di stagione 2024 disastroso, con appena undici punti raccolti nelle prime quattordici gare, il team ha dovuto affrontare una serie di cambiamenti significativi. Molti membri chiave sono stati licenziati o hanno abbandonato. Tra questi, il team principal Otmar Szafnauer e il direttore sportivo Alan Permane, figure di lunga data che erano considerate pilastri della squadra.

In risposta a questa crisi, il team ha cercato di rafforzare la propria struttura gestionale. Innanzitutto ha coinvolto Flavio Briatore, figura storica della Formula 1, con l’obiettivo di risollevare le sorti della squadra entro il 2026. Inoltre, è entrato anche Oliver Oakes, nuovo team principal proveniente dal celebre team minore Hitech GP. Tuttavia, le continue difficoltà tecniche, specialmente per quanto riguarda il motore Renault, hanno alimentato speculazioni su un possibile disimpegno del costruttore francese dalla Formula 1 come team a sé stante.

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Photo Credit: Alpine Global Media Website

Un indizio significativo di questa possibile direzione è la recente decisione di Alpine di adottare motori Mercedes a partire dal 2026, anno di fondamentale importanza. Questo cambio di fornitore potrebbe indicare che la squadra stia considerando di abbandonare il suo ruolo di costruttore. Potrebbe presto concentrarsi esclusivamente sulla fornitura di motori, un settore in cui ha ottenuto successi in passato ma che negli ultimi anni ha mostrato segni di debolezza.

Andretti-Alpine: un matrimonio che si può fare

In questo contesto di incertezza, il nome di Michael Andretti è tornato alla ribalta. L’ex pilota e figura di spicco del motorsport americano, ha tentato a lungo di entrare in Formula 1 con un proprio team, ma ha incontrato l’opposizione sia della FIA sia dei team già esistenti, che non vedono di buon occhio l’arrivo di una nuova scuderia. Tuttavia, gli è stato suggerito di seguire l’esempio di Audi, che ha acquistato una quota di un team esistente per entrare nel campionato.

L’Alpine potrebbe rappresentare l’opportunità che Andretti sta cercando. Se Renault decidesse di vendere il team o una parte significativa delle sue quote, gli americani potrebbero acquistarla. Questa mossa potrebbe essere facilitata dalla volontà del marchio francese di rimanere coinvolta in Formula 1, ma solo come fornitore di motori, lasciando la gestione del team ai nuovi acquirenti.

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Photo Credit: Alpine Global Media Website

Nonostante ciò, il CEO di Renault, Luca de Meo, ha smentito categoricamente l’intenzione di vendere l’Alpine. Tali voci sono state ritenute “stupide”, ribadendo l’impegno della casa transalpina nel mantenere la propria squadra nel Circus. Ma la pressione da parte degli investitori e le difficoltà continue potrebbero portare a un cambiamento di strategia nei prossimi anni, soprattutto se la situazione dovesse continuare a deteriorarsi.

Il futuro di Alpine appare oggi incerto e complesso. Certo è che, se da un lato Renault dovesse essere tentata a ridurre il proprio impegno come team costruttore, dall’altro Andretti è in agguato, pronto a cogliere l’occasione per entrare finalmente nella competizione. Gli appassionati del motorsport non vorranno tornare a perdere un brand storico come quello di Enstone, ma a volte, porte che si chiudono possono aprire grandi portoni di opportunità.

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Alessio Auriemma

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