Andrea Kimi Antonelli rappresenta il futuro della Formula 1, ma anche il futuro dell’automobilismo italiano, come Umberto Zapelloni ha voluto raccontarci. Il celebre giornalista ha spiegato, nella puntata di Paddock GP dedicata al Gran Premio d’Olanda, la scelta visionaria di Mercedes, la quale si appresta ad essere il team per il debutto nel Mondiale, e l’importanza di tornare a vedere un pilota tricolore tra i grandi, con uno dei team più performanti.
Zapelloni spiega perché Mercedes punta su Antonelli: una scommessa calcolata
“Credo che avremo Antonelli in F1 il prossimo anno, anche se Toto Wolff non l’ha ancora confermato al 100%. Forse sogna ancora Verstappen, ma credo sia impossibile portarlo in Mercedes”. Umberto Zapelloni, intervenuto su Paddock GP di Rossomotori.it, ha parlato della possibilità concreta di vedere Andrea Kimi Antonelli al volante di una Mercedes nel 2025. Questa eventualità non è solo frutto di speculazioni: Antonelli, che ha già vinto in due occasioni in Formula 2, ha aumentato l’attenzione del team di Brackley con il suo talento e la sua maturità, dimostrata anche nei test con la Mercedes.
Zapelloni ha spiegato che Wolff non sta facendo un salto nel buio con questa decisione: “È una scommessa importante, ma se Toto andrà a prendersi Kimi l’anno prossimo, è perché ha fatto bene i suoi calcoli“. La fiducia di Mercedes è confermata dalle numerose sessioni di test a cui Antonelli ha partecipato, lavorando a stretto contatto con gli ingegneri del team. “Lo ha testato, lo ha fatto lavorare con i suoi ingegneri. Parlando proprio con un po’ di ingegneri Mercedes, loro sono rimasti impressionati da come lui racconta quello che succede alla macchina, quindi hanno molta fiducia in lui”.
L’obiettivo di Wolff è chiaro: far crescere Antonelli come fece Red Bull con Verstappen o McLaren con Hamilton, portando un giovane talento a diventare un campione. “Wolff sogna quello che la Red Bull ha fatto con Verstappen, ciò che fece Ron Dennis ai tempi con Lewis Hamilton… Quando prendi un bambino, e lo porti a diventare un campione”, ha concluso la celebre penna, indicando che il cammino del giovanotto potrebbe ricalcare quello dei più grandi campioni della F1.
Il ritorno di un italiano in un top team: un’opportunità storica
“È bello ritrovare un italiano su una macchina che ha un potenziale di vittoria“. Queste parole di Zapelloni riflettono l’entusiasmo per la possibilità di vedere Antonelli competere ai massimi livelli della Formula 1. L’ultimo italiano a lottare per qualcosa di significativo in Formula 1 è stato Giancarlo Fisichella, che ha vinto tre Gran Premi, l’ultimo nel 2006. Da allora, i piloti italiani hanno avuto poche opportunità di brillare, come nel caso di Antonio Giovinazzi, che ha corso per Alfa Romeo senza mai avere la possibilità di lottare per vittorie o podi.
Il giornalista ha ricordato: “Giovinazzi, l’ultimo portacolori, gareggiava con una Alfa Romeo Sauber che già era tanto se arrivasse a punti. Per cui, dobbiamo andare molto indietro nel tempo per trovare qualcuno”. Il debutto del diciottenne in un top team come Mercedes rappresenterebbe un cambio di passo storico per l’automobilismo italiano, ma anche un’enorme pressione per il giovane pilota. “Bisogna avere pazienza; io dico solo che passare in Formula 1, dopo una stagione già difficile in Formula 2, direttamente in un top team, ti mette subito sotto i riflettori. Tutti i top driver di oggi hanno avuto un inizio ‘dolce’. Prendere il posto di un sette volte Campione del Mondo è un bel banco di prova”.
Nonostante queste difficoltà, il bolognese sembra avere tutte le caratteristiche per affrontare questa sfida. Zapelloni ha infine espresso fiducia nel giovane pilota: “Lui è molto forte mentalmente, ha una famiglia che lo sorregge senza esagerare. Ci sono tutti i presupposti per far nascere una stella italiana“.
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