Audi ha recentemente cambiato dei membri importanti del proprio organigramma, ancor prima dell’inizio dell’esperienza in Formula 1, nella quale Nico Hulkenberg sarà il primo pilota. L’arrivo di Mattia Binotto nel team che sostituirà Sauber nel 2026 è stato preso positivamente dal tedesco, pronto per provare un’esperienza tutta nuova con una squadra che partirà da zero.
Hulkenberg fiero di Audi: la scelta del progetto ambizioso con Binotto
A un anno e mezzo dall’ingresso dell’Audi in Formula 1, il team Sauber è in piena fase di ristrutturazione. L’ingaggio di figure di spicco come Mattia Binotto e Jonathan Wheatley ne è la prova. Tuttavia, la squadra ha subito una battuta d’arresto inaspettata quando Carlos Sainz ha deciso di unirsi alla Williams, lasciando così vacante il secondo sedile accanto a Nico Hulkenberg, già confermato per il 2025. Di conseguenza, Sauber è ora alla ricerca di un nuovo pilota per completare la sua formazione.
Nonostante i recenti sviluppi, l’attuale pilota di Haas si dice sicuro della sua decisione di unirsi al progetto, come riportato da Motorsport.com. È stato avvisato dei cambiamenti imminenti nel team poco prima dell’annuncio ufficiale, grazie a una chiamata da parte del top manager Gernot Döllner. Il tedesco ha apprezzato il gesto, considerandolo un segno di rispetto e serietà da parte della dirigenza: “Non so se sia rilevante, ma credo che sia un buon segnale, dimostra rispetto e serietà da parte loro, che non prendono le cose alla leggera”. Questo contatto diretto gli ha dato una visione d’insieme delle sfide che lo attendono, che si preannunciano impegnative.
Sebbene Nico non abbia rivelato i dettagli specifici della conversazione, ha riconosciuto l’importanza della sfida che lo attende con il marchio tedesco: “Sarà una grande sfida, non c’è dubbio. Entrare a far parte di quella che diventerà l’Audi, un team tedesco, come pilota tedesco, porta con sé molte aspettative“. Tuttavia, è determinato a dare il massimo, sia in pista che fuori, per contribuire al successo del progetto: “Il mio approccio al lavoro e l’impegno non cambieranno, darò tutto me stesso e cercherò di contribuire al massimo sia dentro che fuori dalla macchina“.
Infine, il 36enne ha riflettuto sulla sua decisione di lasciare la Haas, evidenziando che non è stata una scelta facile. Abbandonare un team con cui ha creato legami solidi è sempre un’esperienza mista: “C’è sempre un po’ di amarezza, la maggior parte delle volte lasciare una squadra è un’esperienza agrodolce, perché si creano rapporti e si apprezza lavorare con molte delle persone”. Ma ora, è convinto che il cambiamento fosse necessario per il suo futuro: “Ci sono cose più importanti, è una questione di futuro. Ho preso questa decisione per una ragione precisa, c’è una strategia dietro“.
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