Max Verstappen papà Jos
Il tre volte iridato campione del mondo Max Verstappen si racconta tramite aspirazioni future e cambiamenti dal passato.

Dalle dichiarazioni lasciate da Max Verstappen ad RTBF emergono le ambizioni di un tre volte campione del mondo alla ricerca di un altro titolo mondiale e le difficoltà affrontate dall’inizio della stessa carriera plasmata da papà Jos.

Max Verstappen, dai kart alle monoposto: una carriera segnata grazie a papà Jos

Conosciuto fin dal principio come l’unico pilota nella storia ad aver corso una gara di Formula 1 prima di aver raggiunto la propria maggiore età, a distinguere il Verstappen sui kart dal resto della griglia è la fame di successi. Fame che poi gli verrà sempre più attribuita anche negativamente. Partendo dal Red Bull Junior Programme a cui prende parte nel 2014, dopo aver vinto il campionato mondiale e quello europeo di kart, l’olandese rimane nel gruppo Red Bull in tutti gli anni a venire. Dalle prove libere con la Toro Rosso al primo campionato mondiale vinto nel 2021 con Red Bull Racing, è una carriera segnata dall’unione con la casa di Milton Keynes.

Sono cresciuto così ed è molto importante. Far parte di una squadra per così tanto tempo è molto bello. Abbiamo gli stessi obiettivi e questo è molto importante.”

Red Bull Verstappen Mercedes
Photo Credit: Red Bull Content Pool

Fin da piccolo, Max Verstappen è stato segnato da una presenza pesante come quella di papà Jos. L’ex Benetton ha plasmato il figlio educandolo a diventare il pilota definitivo, cosa che nella sua carriera non è capitata all’olandese ex compagno di squadra di Michael Schumacher.

Su questo rapporto profondo col padre Max si è espresso sempre molte volte e, questa volta a RTBF ha parlato di come si sentirebbe lui ad essere un padre e se la strada del suo erede sarà segnata nel mondo del motorsport: “Difficile da dire. Bisognerà scoprire quanto è bravo. Se avrà talento, lo aiuterò, ma in generale lo incoraggerò a scegliere ciò che gli piace di più. Ma soprattutto gli consiglierei di non intraprendere una carriera nel motorsport!.

La fame ed il costo

Tra le molte riflessioni affrontate dall’olandese ai microfoni di RTBF si rammenta anche l’accesa discussione tra il campione del mondo e l’ingegnere Giampiero Lambiase avvenuta durante l’ultimo Gran Premio d’Ungheria. Criticato da molti per l’atteggiamento adottato nei confronti dello storico ingegnere di pista, a tratti quasi un ricordo di scontri già avvenuti nel passato, Max Verstappen racconta delle diversità tra i due ma anche di come i momenti di tensione affrontati vanno riparati in seguito.

Max Verstappen
Photo Credit: Red Bull X

Entrambi vogliamo vincere, non siamo qui per finire secondi o terzi. E non possiamo vincere ogni fine settimana. Siamo molto critici, siamo così e alcune persone sono diverse. Io punto alla perfezione anche se è difficile raggiungerlo in ogni gara ma voglio lavorare per avvicinarmi il più possibile. A volte ci sono momenti di tensione ma poi possono essere perfettamente riparati.

Lo sguardo al futuro, cosa aspettarci?

L’etica della perfezione vige in tutta l’intervista ma non è un segreto che questa stagione non sia iniziata nel migliore dei modi per la squadra. Complici diversi attriti interni e una vettura che non sembra dominare quanto la precedente Max Verstappen è egualmente convinto che con il lavoro necessario si potrà tornare ad avere le stesse prestazioni dopo la consueta pausa estiva.

Abbiamo avuto alcune gare difficili e stiamo lavorando per tornare al livello ed essere più competitivi, ma mancano ancora molte gare quindi tutto può ancora succedere, sia nel bene che nel male”.

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Redazione Rossomotori.it

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