Il Gran Premio d’Olanda si conclude con il trionfo di Lando Norris, che conquista la sua seconda vittoria in carriera. Il pilota inglese è riuscito a sottrarre la vittoria all’idolo di casa, Max Verstappen, tingendo i grandstand di un arancione diverso, quello papaya della sua McLaren. In Formula 1, dopo il dominio incontrastato del duo Red Bull-Verstappen, il mondiale appare ora più aperto che mai.
McLaren forza più costante: alla ricerca del titolo mondiale
Se qualcuno avesse ancora avuto dubbi sulle prestazioni della MCL38, il team di Woking li ha spazzati via con una straordinaria prova durante il weekend olandese. Lando Norris, dopo aver conquistato la pole position al sabato, ha trionfato nel GP di Zandvoort, superando l’idolo di casa, Max Verstappen, con un margine di 20”. Ora, il team papaya guarda con determinazione al titolo mondiale costruttori, dopo anni di dominio Red Bull. Ma andiamo con ordine.
Al semaforo verde del GP d’Olanda, Verstappen scatta davanti a Norris, conquistando la prima posizione già prima della curva 1. Sembrava l’inizio di una gara dal risultato scontato, con il nome di Verstappen già inciso nel cuore dei suoi tifosi. Per Norris, un’altra partenza difficile, l’ennesima, che iniziava a pesare sulle sue spalle. Ma quella che sembrava una storia già scritta ha preso una piega diversa: al 18° giro, Norris ha superato Verstappen e ha siglato il giro veloce al 72°.
Ed è una vittoria che per Norris ha il sapore di un mondiale sempre più vicino. Oltre le critiche, le ansie e la pressione, e nonostante le voci che attribuivano la sua vittoria a Miami solo alla fortuna di una safety car, Norris ha dimostrato, prima di tutto a se stesso, di appartenere alla massima categoria del motorsport.
Norris, però, ha dimostrato qualcosa di ancora più grande. La McLaren, al momento, sembra una Red Bull in incognito. La MCL38 si presenta come una monoposto senza rivali, eccetto la Red Bull, che ancora comanda la classifica del mondiale costruttori con 434 punti, rispetto ai 404 della McLaren. Tuttavia, la RB20 non sembra pronta ad affrontare l’attuale sfida lanciata dal team papaya. Il team di Christian Horner sembra essere sostenuto unicamente dal talento straordinario di Verstappen. Ma è ben lontano dall’aura di invincibilità che aveva nella scorsa stagione. La Red Bull, ora più che mai negli ultimi anni, appare vulnerabile e alla portata degli avversari.
Guardando ai numeri del campionato costruttori, la McLaren ha ridotto il divario dalla Red Bull a soli 30 punti. Nelle ultime cinque gare, il team di Woking ha raccolto più punti della scuderia di Milton Keynes. Il team guidato da Andrea Stella vede sempre più reale la possibilità di un confronto diretto con la Red Bull a Yas Marina. La lotta per il titolo mondiale costruttori più aperta che mai.
Verstappen – Norris: campionato piloti ancora aperto?
Max Verstappen e Lando Norris sono diventati ormai i protagonisti indiscussi nella lotta per il mondiale piloti. Dalle prime scintille in pista scatenate durante il GP d’Austria, fino ad arrivare all’attuale distacco di soli 70 punti tra i due, la battaglia resta aperta e incerta. Nonostante il vantaggio di Verstappen, la situazione è tutt’altro che definita, e l’ultima parola sulla conquista del titolo è ancora da scrivere.
Nelle ultime gare, Oscar Piastri sembrava il pilota McLaren più costante, ma la situazione è cambiata radicalmente durante il GP d’Olanda, dove l’australiano si è dovuto accontentare di un quarto posto. Piastri ha faticato a tenere il passo di Russell e del suo compagno di squadra, subendo continui attacchi da parte di Leclerc. Con il progredire della gara, le difficoltà sono aumentate, e Piastri ha trovato estremamente difficile superare un impeccabile Charles Leclerc.
Analizzando le ultime cinque gare, a eccezione del GP d’Ungheria e di quello d’Olanda, Verstappen è riuscito a mantenersi davanti a Norris, preservando un buon margine di punti sul pilota inglese. Tuttavia, il divario tra i due si è ridotto a soli 70 punti, e la matematica è ancora a favore di Norris. Il #4 non ha intenzione di arrendersi e lasciare il mondiale nelle mani dell’olandese senza combattere fino alla fine.
Il tre volte campione del mondo ha sicuramente dalla sua parte le statistiche, ma non solo. Il talento grezzo che lo ha sempre contraddistinto, il suo essere “Mad Max” ogni volta che abbassa la visiera, e la capacità di guidare un intero team che sembra dipendere esclusivamente da lui, senza mai deludere le aspettative. È la maledizione o, al contrario, la grandezza di aver reso la massima categoria del motorsport noiosa.
Lando Norris è di tutt’altra stoffa. Porta con sé l’insicurezza di non sentirsi completamente appartenente, uno spirito forse troppo autocritico, e la paura di sbagliare, di deludere, di non arrivare. Ma è forse proprio questo che lo spinge a fare sempre meglio, a dimostrare che merita l’hype che gli viene attribuito. E così, fresco della vittoria nel GP d’Olanda, dopo aver spezzato la “maledizione” di un’altra partenza difficile, Norris si trova a soli 70 punti di distanza da Verstappen. Sono punti che possono sembrare molti, ma lasciano accesa una fiamma di speranza nell’inglese, che è determinato a fare di tutto per diventare campione del mondo, proprio come ha sempre sognato da bambino.
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Irene Barbaro