Tsunoda Red Bull
Tsunoda non sarà un pilota Red Bull per il momento ma rimane incerto anche il suo futuro nell'orbita del team Racing Bulls.

Tsunoda vede sfumare le possibilità, almeno per il momento, di conquistare le grazie di Horner e Marko per salire sulla Red Bull. La conferma inattesa di Sergio Perez lascia in panchina anche Daniel Ricciardo che sembrava pronto per sostituire il pilota messicano.

Tsunoda perde il treno Red Bull dopo il rinnovo di Perez

Il pilota giapponese classe 2000 Yuki Tsunoda, milita stabilmente nella scuderia di Faenza, ex AlphaTauri e ora Visa Cash App RB da quasi quattro stagioni ma, il sogno del giapponese rimane quello di poter arrivare a indossare la tuta ufficiale della Red Bull. Yuki non si pone limiti ma, sa che il suo sogno è di anche quello di altrettanti. I piloti che arrivano dalla Red Bull Junior Academy cercano infatti tutti di avvicinarsi pian piano alla casa madre di Milton Keynes. Il secondo sedile Red Bull rimane quindi un posto ambito per i piloti in arrivo dalle scuderie e formule minori, coscienti che servono degli attributi ben definiti per riuscire a fare una buona impressione di fronte a figure del calibro di Christian Horner ed Helmut Marko.

É risaputo come da tempo le prestazioni del pilota Sergio Perez non soddisfano del tutto i volti noti in Red Bull, dive Perez piano piano é andato a perdere il soprannome di “ministro della difesa”: durante la stagione corrente, Checo ha totalizzato 131 punti di cui soltanto 4 podi, mancando numerose volte il Q3. Max Verstappen ha invece portato a Milton Keynes 277 punti tenendo alto il nome del team anglo-austriaco. Nel mentre sia Horner che Helmut Marko si sono però chiesti se il rinnovo del pilota di Guadalajara fosse la scelta giusta. Il trofeo dedicato ai Costruttori è ora minato dalla McLaren che studia approfonditamente le dinamiche che possono rendere la vita difficile alla Red Bull per la lotta al titolo.

Tsnunoda Red Bull
Photo credit: Red Bull Content Pool

Ricciardo perde il posto da favorito

L’inizio di stagione per Daniel Ricciardo non ha risaltato quanto mostrato dall’australiano durante i test a bordo della Red Bull a Silverstone dove i tempi sul giro simili a quelli di Verstappen avevano gettato le basi per essere considerato come eventuale sostituto di Perez. Recentemente le prestazioni di Honeybadger si sono rivelate al di sotto delle aspettative e appunto, proprio Marko ha riferito ai microfoni di ESPN che: “Ricciardo sarebbe tornato in Red Bull se fosse stato più veloce di Tsunoda. Tuttavia, Daniel ha mostrato prestazioni altalenanti e non ha soddisfatto i requisiti per essere un pilota Red Bull.”

Tsunoda Red Bull
Photo credit: Red Bull Content Pool

Per quanto riguarda Tsunoda, fra i diversi i fattori che bloccano la scelta di promuoverlo alla Red Bull sembra che il suo linguaggio colorito e quella immaturità che lo contraddistinguono da diverso tempo a questa parte non siano stati d’aiuto: “Abbiamo portato Yuki da un mental trainer perché prima gridava in modo stupido e poi stava diventando più lento.”, – ha riferito Helmut Marko – E ora penso che, in pratica, se parli con Yuki, lui non urla, ma ha un modo di parlare aggressivo.

La grinta del pilota giapponese che lo contraddistingue dimostra come il suo potenziale inespresso sia ancora tanto e tutto ciò necessita una spinta ulteriore che se non dovesse arrivare costringerebbe Yuki a cercare spazio altrove in modo da permettergli di esprimersi al meglio: “Merito il posto e mi sento più preparato a lottare al fianco di Max per posizioni più alte. Tuttavia, alla fine la decisione non dipende da me; continuerò a dare il massimo nelle prossime gare.“, ha riferito Yuki di fronte ai giornalisti di Motorsport.com.

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Lorenzo Serci

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