Stefano Domenicali ha affrontato diverse tematiche importanti riguardo la F1. Non si tratta solo dello stato attuale della competizione di livello globale, ma anche del futuro, delle sfide che bisognerà affrontare. Il presidente della competizione ha risposto a molte domande nell’intervista di Motorsport.com, con molta onestà ed apertura a diversi punti di vista.
“C’è sempre una ragione per ogni cambiamento”: Stefano Domenicali sulla F1 di oggi e di domani
La F1 è un ambiente in continuo progresso. Sin dall’inizio dei propri tempi, sempre più figure hanno accerchiato lo sviluppo di una monoposto, al fine di poter trarre il massimo dal potenziale. Oggi, dopo oltre settant’anni di gare, il livello della competizione è diventato estremamente alto, a tal punto che i dettagli fanno la differenza. Spesso, alcuni team hanno trovato quello che serviva per dominare, generando periodi di buio, in termini di spettacolo in pista.
Stefano Domenicali, presidente del Formula One Group dal 2020, è il personaggio più dentro alle varie decisioni prese fino ad oggi e per il futuro del campionato. L’italiano, intervistato da Motorsport.com, ha affrontato molte tematiche, per fare il punto, e chiarezza, su quale sia la visione e l’idea di chi ai regolamenti ci lavora da tempo. All’inizio di tutto, la prima frase è stata: “Dobbiamo essere avanti rispetto a ciò che stiamo facendo“, riferendosi al regolamento tecnico del 2026, visto come ponte per portare benefici anche nella mobilità stradale.
“Nel momento specifico in cui è stata presa la decisione sulle regole, questa era legata alla necessità che produttori di motori fossero coinvolti in F1, con un tipo di tecnologia diversa da utilizzare. Credo davvero che sia fondamentale e cruciale. Il fatto che ora abbiamo il carburante sostenibile al centro di questo progetto tecnico accelererà il processo per assicurare che questa nuova tecnologia sarà disponibile per il mondo della mobilità più rapidamente. Svilupperà un carburante di ricambio a un prezzo inferiore che sarà vantaggioso per il mercato mondiale. Di questo sono piuttosto convinto”.
“La vera questione è la sfida tecnologica nel futuro“. L’imprenditore imolese, sempre con uno sguardo in avanti, ha ammesso che i più grandi sforzi sono già rivolti a capire l’evoluzione futura. “È rilevante che il cambiamento avvenga in un ciclo di tempo così breve di cinque anni? Questo sarà il punto di discussione per il futuro. La decisione sui motori 2026? Era una soluzione di compromesso a causa degli interessi diversi di tutti i diversi produttori, in effetti”.
Auto troppo pesanti, Domenicali: “Possiamo tornare ad essere più leggeri”
La stagione 2026 di F1 segnerà quindi un grande passo verso il nuovo per ogni costruttore. I dieci team in gara dovranno sviluppare monoposto con una power unit completamente nuova, ed anche un telaio con novità mai anticipate. Come definito da Adrian Newey, questo sarà uno dei momenti più complessi della storia del campionato, nel quale il problema più grande da affrontare è il peso ingente delle monoposto.
“Siamo ora in una situazione in cui le auto sono grandi e sono pesanti, e forse in futuro, con questo nuovo sviluppo, possiamo davvero decidere di tornare ad essere più leggeri“, ha ammesso Domenicali. “Ma direi che è un po’ prematuro discuterne. Vediamo, innanzitutto, come possiamo prepararci per essere davvero pronti per la giusta regolamentazione tecnica, anche regolamenti sportivi, per il 2026 e poi discuteremo di conseguenza al momento giusto”.
“Parte del problema è legata ai progressi nella sicurezza, perché avere auto più robuste, oltre all’Halo, comporta conseguenze in termini di peso. Ma uno degli altri fattori nel peso attuale delle auto è l’unità di potenza, specialmente le batterie. Quindi, se la F1 vuole ridurre il peso delle auto a lungo termine, allora spostarsi dai pesanti ibridi deve essere un’opzione da esplorare, che si tratti di un passaggio all’idrogeno o addirittura di un ritorno ai vecchi V8“.
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