In una recente intervista, il team Principal della Scuderia Ferrari Frederic Vasseur ha parlato di come la seconda fase del campionato di Formula 1 sarà un’altalena ricca di colpi scena dove Ferrari tornerà ad essere competitiva.
Vasseur su Newey: In Ferrari viene prima il gruppo rispetto al singolo
Secondo Frederic Vasseur, la seconda fase di campionato, anche senza Adrian Newey, sarà ricca di colpi di scena. Prima l’annuncio di Lewis Hamilton e la partenza di Carlos Sainz, poi quella di Enrico Cardile con un contratto in Aston Martin dal 2025 e la trattativa con Adrian Newey sfumata a causa del budget cap. Il cambiamento dall’inizio del campionato ha visto uno stravolgimento delle forze in campo rispetto alla stagione passata. Il cambio di direzione che Ferrari ha scelto di intraprendere per ricostruire il team organico e il box in modo da assemblare tutti i pezzi per tornare a vincere prima del cambio di regolamento.
“Se guardiamo ai numeri siamo andati molto meglio dell’anno scorso: due vittorie, undici podi, il 50% di punti in più.” – ha detto Vasseur nell’intervista al Corriere della Sera – All’inizio della stagione dominava la Red Bull, poi siamo andati bene noi, la McLaren e ora c’è la Mercedes. Sarà un’altalena fino alla fine. La lotta è tanto ravvicinata e ogni piccolo cambiamento porta grandi modifiche in classifica.”
La stabilità della Ferrari è data dal gruppo
Ferrari cerca una novità per ristabilire la sua posizione in cima alla classifica costruttori ma anche piloti. L’intenzione del team del Cavallino è ritrovare la giusta strada per essere competitiva prima del 2026 con il nuovo roster formato da Charles Leclerc e Lewis Hamilton ma, è sempre alla ricerca di rinforzi: “Sono convinto che Ferrari abbia bisogno di rinforzi, e infatti abbiamo assunto 60 persone in poco tempo senza pubblicità. L’unico di cui si è parlato è Loic Serra ma soltanto perché è uscito il suo nome.”
Per quanto riguarda il discorso sul mago Newey, Vasseur dichiara: ‟Sì, è una conseguenza del budget cap. Ora non è possibile spendere illimitatamente e altre squadre invece sono abituate a muoversi con risorse ridotte. Ho sempre detto che il gruppo viene al primo posto. Vale per gli ingegneri, per i piloti e per chiunque. Non è la somma dei talenti che genera prestazioni ma una giusta combinazione di fattori.”
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