MotoGP Jack Miller
Jack Miller non vuole che la sua nazionalità abbia alcuna influenza sulla scelta dei team in merito alla sua presenza nella MotoGP del 2025.

Fino a qualche settimana fa le strade tra Jack Miller e la MotoGP sembravano separarsi, ma tutto repentinamente dopo il GP di Gran Bretagna con il pilota australiano che sembrerebbe vicino nel 2025 a correre sulla Yamaha del team Prima Pramac Racing a fianco di Miguel Oliveira. Il numero 43 vorrebbe rimanere ed essere scelto nella classe regina per meriti sportivi e personali e non esclusivamente per la sua nazionalità australiana.

Al GP d’Austria ci sono stati colloqui tra Jack Miller e Prima Pramac e con il pilota australiano che sembrerebbe vicino a rimanere in MotoGP nel 2025

Si pensa che la voglia della MotoGP di mantenere un australiano sulla griglia abbia contribuito a metterlo nel team Prima Pramac Racing, anche se il team migliore al mondo in carica sembrerebbe optare volutamente a piloti esperti per aiutare ad accelerare lo sviluppo della Yamaha. La scelta di Jack Miller ricade proprio su quest’ultimo e su la sua voglia di rivalsa dopo due anni piuttosto complicati con KTM. Il pilota australiano tra l’altro ritroverebbe Max Bartolini, nuovo capo tecnico di Yamaha e con cui ha lavorato ai tempi di Ducati. Jack Miller, nelle dichiarazioni rilasciate a Fox Sports, ha affermato di voler essere qui perché merita di sfidare questi piloto sempre più giovani e non perché è esclusivamente di nazionalità australiana.

Jack Miller MotoGP 2025
Photo Credit: Red Bull KTM Factory Racing Team X

“Alla fine della giornata, questi team stanno spendendo milioni e milioni di dollari per andare a correre. Che tu sia australiano o spagnolo o cinese o qualsiasi altra nazione, se stai andando veloce ti faranno firmare. Non voglio che sia per il mio passaporto, ma voglio che sia sulla mia velocità. Ovviamente la Spagna e l’Italia hanno piloti estremamente forti in questo momento, ma non voglio essere qui solo per via del mio passaporto; questo non mi interessa affatto. Voglio essere qui perché credo di poter sfidare questi ragazzi e non perché sono australiano.”

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Simone Cervelli

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