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Hervè Poncharal tesse le lodi del suo pilota Pedro Acosta, dichiarando che è il migliore che la squadra abbia mai avuto in MotoGP.

Hervé Poncharal, capo del team Tech3, non ha dubbi sul fatto che Pedro Acosta sia il miglior pilota che abbia mai corso per la sua squadra in MotoGP: “Potrebbe sembrare che stia esagerando, ma credo che Pedro sia il miglior pilota con cui abbiamo lavorato”.

Poncharal elogia enormemente Pedro Acosta

Pedro Acosta è la rivelazione del campionato MotoGP 2024. E se in tanti se lo aspettavano dall’inizio già tra i big della Top Class, il campione della Moto2 e della Moto3 ha comunque stupito tutti con i suoi superbi risultati nelle prime gare, come se non sembrasse un debuttante. Nel 2025, Acosta verrà infatti promosso al KTM factory, percorrendo velocemente la sua ascesa, sostituendo così Jack Miller ed affiancando Brad Binder. Ma per questa stagione corre ancora nel team francese GASGAS Tech3, dove gli addetti ai lavori della Casa di Mattinghofen e non solo non si risparmiano di certo nel tesserne le lodi.

Hervè Poncharal ritiene infatti che sia il migliore che abbiano mai avuto nella loro storia. “Potrebbe sembrare che stia esagerando, ma credo che Pedro sia il miglior pilota con cui abbiamo lavorato”, ha detto nel programma di DAZN “Decoded”, dedicato al due volte campione spagnolo. “Al test di Valencia ho chiesto a Paul Trevathan come lo vedeva e lui mi ha risposto: ‘Questo ragazzo è una spugna’. Da quel momento il suo soprannome è ‘SpongeBob’, non c’è modo migliore per descriverlo”. Tutti coloro che lavorano con lui, infatti, sono rimasti sorpresi dalla sua velocità di adattamento. Pedro assimila tutti i concetti all’istante, come una spugna.

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Photo Credit: Pedro Acosta X

Trevathan, il suo responsabile tecnico, è convinto che Acosta possa raggiungere qualsiasi obiettivo in MotoGP: “I suoi primi giri sono stati trasmessi in tutto il mondo, la pressione era alta e sembrava che fosse in sella alla moto da sei mesi. Fino a dove potrà arrivare credo sia un mistero dell’universo. C’è un pilota come lui, che viene fuori forse ogni dieci o quindici anni. Credetemi, con il modo in cui sta lavorando e il modo in cui si sta spingendo, il cielo è il limite per lui”. Pit Beirer, boss di KTM, a sua volta ha raccontato: “In Qatar, tutti gli dicevano: ‘Sei un rookie, vacci piano, è il tuo primo anno’. Poi è venuto a dirmi di dire a tutti di smettere di chiamarlo ‘rookie’, che era già un pilota di MotoGP e che voleva fare il suo lavoro. Non l’ho più chiamato”.

Gli elogi per Acosta non sono finiti, Carlos Ezpeleta, direttore sportivo della MotoGP, riconosce che è una grande risorsa per il campionato: “Dà valore, e dimostra quanto abbiamo lavorato bene per avere delle forti categorie di supporto nel campionato. Le aspettative su di lui erano alte, ma le sta superando ad ogni livello. Mi congratulo con lui perché è già una buona parte del Campionato del Mondo”, ha concluso il manager spagnolo.

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Deborah Lazzaro

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