Hugo de Wilde
Ugo de Wilde ha raccontato in una chiacchierata con Rossomotori.it la sua esperienza, le sue ambizioni per il futuro e molto altro.

In occasione dell’ACI Racing Weekend di Imola, abbiamo avuto il piacere di incontrare Ugo de Wilde, uno dei talenti emergenti più promettenti nel panorama automobilistico internazionale. Attualmente parte del Lamborghini Young Driver Program, a Imola ha debuttato nel Campionato Italiano Gran Turismo con il team Imperiale Racing, mentre continua a brillare principalmente nel GT World Challenge.

Ugo de Wilde e la sua scommessa sul futuro

Classe 2002, il pilota belga Ugo de Wilde è considerato uno dei talenti più promettenti all’interno del Lamborghini Young Driver Program. Nonostante la sua giovane età, nel 2023 ha già avuto l’onore di partecipare alla leggendaria 24h di Le Mans, gareggiando nella classe LMP2. Attualmente, è maggiormente impegnato nel GT World Challenge, con un recente debutto nel Campionato Italiano Gran Turismo durante l’evento di Imola.

In questa intervista esclusiva per Rossomotori.it, Ugo ci ha raccontato la sua esperienza nel programma Lamborghini, le emozioni provate a Le Mans e le sue ambizioni per il futuro.

Hugo de Wilde
Photo Credit: GTWC Gallery

Ugo, fai parte del Lamborghini Young Driver Program. Come ci si sente a lavorare con questo marchio iconico?

“È davvero straordinario. Come hai detto, Lamborghini è un marchio iconico, e per me è un grande privilegio poter lavorare con loro. Durante tutta la stagione, mi hanno supportato costantemente, cercando di inserirmi nei contesti più adatti per crescere. Ci seguono con un coach dedicato e ci forniscono consigli continui su come migliorare le nostre prestazioni. Sono estremamente orgoglioso e felice di far parte di questo programma.

Tu sei un pilota belga che lavora in Italia con una squadra italiana, Imperiale Racing. Come ti trovi a lavorare con loro in questo ambiente?

“È sempre una grande emozione. Ho anche origini italiane, poiché mio nonno è italiano, quindi ho sempre avuto un legame speciale con il paese. Amo lavorare con team e brand italiani, apprezzo la cultura e il cibo, e sto cercando di migliorare la lingua. All’inizio dell’anno non era perfetta, ma gara dopo gara sta migliorando.

Hugo de Wilde
Photo Credit: GTWC Gallery

Quest’anno stai affrontando il tuo percorso nel GT World Challenge. Può parlarcene e dirci come sta andando?

“Sta andando bene. È stata una grande sfida per noi come team, soprattutto perché per me era la prima esperienza nel GT3. Il livello nel GT World Challenge è davvero altissimo, ci troviamo a competere contro team con molta più esperienza. Serve un allenamento intenso, e personalmente ho ancora molto da imparare, ma sto cercando di dare il massimo. Gli avversari sono fortissimi, e come dicevo, ci scontriamo con squadre di alto livello.

Ci sono molti test da fare, e dobbiamo sfruttare tutto il weekend per continuare a migliorare, analizzare i set-up e imparare il più possibile. Altrimenti rischiamo di arrivare alla gara senza essere pienamente preparati. Tuttavia, con l’esperienza che stiamo accumulando, stiamo facendo un ottimo lavoro. Con un pizzico di fortuna in più, potremmo essere in corsa per il titolo. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna, ma sono davvero orgoglioso del team e del modo in cui abbiamo affrontato tutto.

Nel 2023, hai vissuto un’esperienza unica, quella di partecipare alla 24h di Le Mans. Come ti sei sentito e come ti sei preparato per questa gara storica?

“È stato meraviglioso, sicuramente l’esperienza più straordinaria della mia carriera fino ad oggi. Avere l’opportunità di partecipare alla 24h di Le Mans, e farlo con una line-up interamente belga, livrea belga e tuta belga, è stato davvero un sogno. Gareggiare a Le Mans è già incredibile, ma vincere lì resta un sogno che voglio realizzare. La preparazione è stata impegnativa, perché è un circuito molto veloce e richiede di adattare e modificare il tuo stile di guida. Il traffico in pista è intenso, c’è molta downforce, e questo rende l’auto difficile da gestire, ma fortunatamente i test che abbiamo fatto sono andati molto bene. Ho avuto la fortuna di correre con Maxime Martin e Tom Van Rompuy. Sono grandi piloti con molta esperienza, e il loro aiuto è stato prezioso. Inoltre, ho dedicato molto tempo al simulatore a Parigi, un passaggio obbligatorio per ogni rookie che corre a Le Mans.

Hugo de Wilde
Photo Credit: FotoSpeedy

Com’era il tuo rapporto con il team? Sappiamo che nell’endurance il lavoro di squadra è cruciale

“Assolutamente! L’atmosfera era davvero piacevole. Quando era il momento di essere professionali, lo eravamo, soprattutto con Maxime Martin. Essendo un pilota professionista con esperienza nel GT World, nei prototipi, e avendo persino corso con Valentino Rossi, oltre ad essere un factory driver BMW, Maxime aveva già affrontato Le Mans diverse volte. Questo ha fatto una grande differenza per noi, non solo nello sviluppo della macchina e nei set-up, ma anche nell’approccio alla gara e nella gestione dei periodi di riposo. Tuttavia, al di fuori del lavoro, Maxime e Tom erano estremamente simpatici, sapevano godersi il momento. Ho dei bellissimi ricordi di quel periodo.

Potremmo rivederti nei prossimi anni a Le Mans in una categoria diversa?

“Questo è certamente l’obiettivo. Non è facile, anche per i piloti professionisti non è scontato venire posizionati lì. Per chi non è un pro driver e deve finanziare da solo, è ancora più complicato, visto che i costi sono davvero elevati. Il mio sogno è partecipare a Le Mans ogni anno e vincere. Magari un giorno arrivare a competere nella top class. Farò del mio meglio, continuerò a dare il massimo e incrocio le dita per raggiungere questi traguardi.

Hugo de Wilde
Photo Credit: FotoSpeedy

Tra i circuiti in cui hai gareggiato c’è anche il Nürburgring. Data la difficoltà di questo tracciato, hai dovuto apportare qualche modifica particolare al tuo normale stile di guida?

“Personalmente, non ho mai gareggiato sulla Nordschleife, quella parte del circuito è davvero impressionante. Ho fatto dei test e dei track days, ma competere lì è un’altra cosa. La sezione del circuito dedicata al GT è più gestibile, è un circuito normale, ma la Nordschleife è un altro livello. È l’unico tracciato che mi spaventa ancora oggi come pilota. Puoi avere timori per le gare notturne, per la pioggia, o per circuiti particolari, ma questo tracciato è unico nel suo genere. È un circuito lungo, un solo giro credo sia otto minuti, e imparare ogni curva richiede tempo. È estremamente difficile e l’errore può essere molto costoso.

Se dovessi stilare una top 3 dei tuoi circuiti preferiti quali sarebbero e perché.

“Domanda difficile! Per i tracciati europei, direi innanzitutto Spa-Francorchamps. Anche se non fossi belga, avrei lo stesso un debole per Spa: è un circuito lungo, con un’altimetria davvero notevole. Come secondo, metterei Portimão. Con i prototipi, è come una montagna russa ed è davvero spettacolare. Infine, Imola mi piace molto; anche qui l’elevazione gioca un ruolo importante e il circuito ha un carattere unico. Però, anche negli Stati Uniti ci sono alcuni circuiti notevoli”.

Hugo de Wilde
Photo Credit: FotoSpeedy

Hai già dei progetti legati a Lamborghini per il futuro o hai in mente qualcos’altro?

“Non lo so ancora. Siamo in quel periodo della stagione in cui iniziamo a pianificare la prossima. Credo di aver fatto un buon lavoro con Lamborghini e mi sono trovato bene con Imperiale Racing, quindi mi piacerebbe continuare con loro. Tuttavia, nel mondo del motorsport le opportunità sono spesso influenzate tanto dai soldi quanto dalla politica, quindi non è facile. Sto cercando il miglior compromesso per la mia carriera e spero di poter proseguire con Lamborghini, ma lascerò le porte aperte e valuterò quale sarà la migliore opportunità per me”.

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Irene Barbaro

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