Fabiano Vandone, nel podcast PaddockGP, ha espresso il suo parere su Andrea Kimi Antonelli, che ha debuttato in F1 lo scorso weekend a Monza durante le FP1. Nonostante la fine prematura causata dall’incidente, Vandone è riuscito a trovare il lato positivo del suo debutto, che per molti può essere considerato non dei migliori.
Vandone su Antonelli: “Ha portato al limite la sua vettura, come dovrebbe fare ogni pilota”
Fabiano Vandone, ospite del nostro podcast PaddockGP, ha speso molte parole sull’esordio dei rookie Franco Colapinto e Andrea Kimi Antonelli avvenuto a Monza. Se del primo l’ex pilota italiano esalta la performance, non apprezzata come merita, su Antonelli fa una riflessione più ampia:
“Devo dire che la stampa italiana è stata gentile con lui nonostante l’incidente. La scelta di portare Antonelli a Monza è certamente una grande mossa di marketing per Mercedes, ma ci metto lo zampino di Liberty Media. Per me farlo esordire già nella tappa italiana è stato prematuro, soprattutto in questo momento in cui la FIA guarda ogni singola mossa del pilota. Detto questo, il lavoro del pilota è portare al limite la macchina per capire dove puoi risucchiare dei millesimi o centesimi. Antonelli ha fatto proprio questo, ha portato al limite la sua vettura, che si scolla dall’asfalto e va oltre ai limiti di aderenza. Su una pista come Monza, dove non c’è margine di recupero, ha fatto il suo dovere. Monza è la pista più difficile del mondiale, dato il pochissimo carico aerodinamico e le velocità medie altissime. Per me avrebbe dovuto esordire in un altro circuito, uno tradizionale, ma per i media era determinante farlo a Monza”.
“In Mercedes, stanno costruendo molto bene il giovane pilota italiano, gli stanno facendo fare diversi test per farlo debuttare il prima possibile. Possiamo dire che, da un lato, sta vivendo una situazione privilegiata dato che la squadra sta compiendo un lavoro completamente dedicato a lui con i test per la F1. Dall’altro lato però, il ragazzo prenderà il sedile di un sette volte campione del mondo, una macchina che storicamente è tra le più vincenti, in maniera seriale, di tutta la storia della Formula 1. E’ stato bravo Toto Wolff a capire che Antonelli, nonostante l’errore, ha fatto il lavoro del pilota, cioè ha spinto e portato al limite la macchina” – Fabiano Vandone.
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Alessandra Mottadelli
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